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Il patriarca russo Kirill I si racconta in un libro, evento a Firenze

È il patriarca di tutte le Russie, capo della più grande chiesa ortodossa al mondo, con oltre cento milioni di fedeli sparsi per il globo: Kirill I, al secolo Vladimir Michajlovi? Gundjaev, non è soltanto il leader della chiesa di Mosca, ma anche l’uomo più influente del suo paese, al pari del presidente Vladimir Putin. Per la prima volta Kirill ha condensato il proprio pensiero in un volume pubblicato al di fuori dei confini nazionali: è La missione dei Cristiani nel mondo (Mauro Pagliai Editore), lungo libro-intervista a cura di Francesco Bigazzi, già corrispondente Ansa a Mosca e considerato uno dei massimi esperti italiani di storia e cultura russa, che lo presenterà giovedì 5 settembre alle 18.00 nel Caffè letterario del Teatro Niccolini (via Ricasoli, 3). Interverrà padre Fiorenzo Reati, già docente all’Università di San Pietroburgo. Introduce Antonio Pagliai, curatore del ciclo d’incontri.

Nel testo il patriarca affronta diversi temi attualissimi: il conflitto in Ucraina, che sta assumendo i contorni di una guerra di religione, le relazioni internazionali della chiesa di Mosca, sempre più importante in Cina e nei paesi dell’America Latina, e naturalmente l’equilibrio interno alla Russia tra il potere spirituale e quello temporale. “Di fatto”, spiega Bigazzi, “Kirill e Putin sono convinti alleati, ma c’è di più: se l’influenza del presidente sulla nazione è limitata ai suoi confini politici, quella del Patriarca si estende ben al di fuori del paese”. Anche su questo si regge il delicato rapporto tra le due sfere. “Forse”, scrive Kirill, “in tutta la storia della Russia non c’è stato un altro momento nel quale il governo abbia trattato la Chiesa con tanto rispetto, senza interferire nei suoi affari interni. Dal canto suo la Chiesa, senza intervenire direttamente nella politica dello Stato, ha il diritto di chiarire la propria posizione su molte questioni vitali”.

Fonte: Eventi Pagliai s.r.l.

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