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Downburst, una ricerca su Stabbia e Lazzeretto per capire cosa successe 5 anni fa

Una ricerca-analisi di quanto accaduto nelle ore subito precedenti il downburst del 19 settembre 2014 a Cerreto Guidi, specialmente nelle frazioni interessate ossia Stabbia e Lazzeretto. Il master di secondo livello conseguito a Firenze da Gordon Baldacci, meteorologo di Capraia e Limite, si è concluso con questa ricerca. La prova finale si è basata sull'analisi del quadro della situazione a livello di previsioni, il monitoraggio della situazione e le conseguenze meteorologiche.

Tra realtà e conoscenza del fenomeno

Questo è il titolo scelto per approfondire un fenomeno che è stato reputato eccezionale e inaspettato come quello del downburst. "La previsione - spiega Baldacci con un appello - si scontra talvolta con fenomeni estremi, serve dunque un monitoraggio localizzato. Questi fenomeni rimangono ancora altamente imprevedibili. La speranza per il futuro è avere maggiori stazioni installate sul territorio, per avere più dati a disposizione dei calcolatori che formano i modelli e per i tecnici che ci lavorano".

Downburst, ecco da dov'è nato

A suo tempo non si poteva capire perché proprio Stabbia e Lazzeretto erano state scelte dal downburst, una disgrazia non divina ma determinata da particolari fenomeni. La meteorologia ha potuto scoprirlo: la provenienza in quel contesto di correnti più fredde in quota, in scorrimento dalla costa verso l'interno si è scontrata con la parte più umida e molto calda, presente sulla terraferma. Il Montalbano, con la sua catena collinare ha favorito la traiettoria dei fenomeni più violenti, plasmandoli sul suo versante centro-meridionale. Il fronte si è poi spostato su Firenze, portando forti grandinate in città, per poi finire poco dopo.

E oggi?

"La situazione in 5 anni è invariata, non ci sono strumenti maggiori per poter prevedere fenomeni di questo tipo", spiega ancora Baldacci. Lo sanno bene i titolari del circolo Arci di Lazzeretto, che il 30 agosto scorso si sono visti abbattere la tensostruttura issata per la Sagra della Pizza da parte di un fenomeno dello stesso tipo seppur di intensità e durata molto minore. Un altro monito arriva verso il mondo della politica e delle amministrazioni locali, da parte del meteorologo: "La parte teorica dei modelli si è evoluta, ma se non ci sono gli investimenti per gli strumenti di monitoraggio, da inserire sul territorio che li supportano, il resto è vano".

Elia Billero

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