'Toscana che si muove', Filt Cgil: "5mila lavoratori in difficoltà per stipendi e orari"
Monica Santucci, segretaria generale di Filt Cgil Toscana, è intervenuta oggi a Firenze al convegno organizzato dalla Regione “Territorio, infrastrutture, trasporti” e ha spiegato: “La Filt Cgil esprime un giudizio positivo sul lavoro svolto dalla Regione Toscana sia sul trasporto pubblico locale su gomma che sul trasporto ferroviario e quello della continuità territoriale con le isole, che occupa più di 10mila addetti compreso l’indotto. Ci sono però alcuni punti dolenti: sulla gomma, esprimemmo un giudizio positivo sulla gara regionale a lotto unico e sull’idea di un unico soggetto che gestisse il Tpl in Toscana. Certo, non ci saremmo mai aspettati che ci volessero 10 anni per arrivare alla definizione del nuovo gestore, per cui il nostro resta un giudizio sospeso. È un settore complesso quello del Tpl, che vede oggi più di 5mila lavoratori toscani che manifestano grandi difficoltà per le retribuzioni basse e negli orari di lavoro. Tanto che alla fine dell’estate circa 40 lavoratori a tempo indeterminato tra i neoassunti si sono dimessi da aziende toscane: ciò rappresenta l’apice dei problemi della categoria, aggravati dal fatto che il valore per prendere la patente professionale si aggira tra i 5mila ed i 6mila euro
Sul trasporto ferroviario i dati che ci sono stati forniti oggi, 23 milioni di km l’anno, portano la Toscana al secondo posto per servizio svolto. Anche in questo settore il tema dei carichi di lavoro del personale dei treni diventa sempre più cogente, ed ha bisogno di essere alleggerito.
I dati circa la sicurezza percepita dai passeggeri, e gli eventi che quasi quotidianamente si verificano, ci dicono che le desertificazione delle stazioni è un processo che deve essere combattuto attraverso l’aumento della presenza di personale sia sui treni che nelle stazioni; così come la chiusura delle cabine di guida dei bus, l’aumento del personale di verifica ed i corsi di formazione possono essere azioni che tendono sempre più a mitigare il fenomeno. Rimane il problema degli appalti ferroviari che ancora hanno problemi di riscossione degli stipendi, per cui abbiamo chiesto un tavolo presso l’unità di crisi”.
Fonte: Cgil Toscana e Firenze - Ufficio Stampa