Padule, i Meetup M5S di zona: "Ascoltiamo il grido di allarme del mondo ambientalista"
I Meetup del M5S dei paesi della Valdinievole limitrofi del Padule (Pieve a Nievole, Monsummano Terme, Fucecchio, Larciano e Chiesina Uzzanese) evidenziano la situazione di drammatica assurdità creatasi nella gestione del Padule, area umida interna più importante d’Europa. L’assessorato, con scopi che non condividiamo, operando a discapito di aspetti turistici e ambientalisti, propone di fatto uno “spezzatino di competenze” che stravolgerà il territorio. L’urgenza dipende dal fatto che il Consiglio Regionale sarà molto presto chiamato a decidere sul rinnovo della Convenzione per la gestione delle aree protette del Padule, da 30 anni ormai garantita dal Centro di Ricerca.
“Sia rinnovata senza ulteriori indugi la convenzione con il Centro di Ricerca, Documentazione e Promozione del Padule di Fucecchio, realtà che ha gestito per anni l’area protetta in modo corretto e guadagnandosi l’apprezzamento del mondo scientifico e del pubblico”. Così il presidente del gruppo regionale del Movimento 5 stelle Giacomo Giannarelli in un ordine del giorno presentato martedì in consiglio (qui il testo completo).
Per i rappresentanti del M5S in Valdinievole la nuova convenzione deve proiettare nel futuro anche rinnovate aspirazioni di buona gestione e di incremento dei flussi di turismo qualificato e ecosostenibile; migliaia di persone (numero in crescita anno dopo anno) che le guide del Centro di Ricerca accompagnano alla scoperta di questa meraviglia naturale. Un flusso che rischia di venire affidato in balìa di personaggi senza alcuna competenza scientifica, in uno spezzatino clientelare.