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Fiorentina, Nardella: "Mi batto contro lo stadio a Campi". La risposta di Fossi

Il nuovo stadio della Fiorentina fa discutere. Il progetto, ormai vociferato da più di dieci anni, sembra poter prendere forma col nuovo patron viola Rocco Commisso. A bisticciare stavolta sono stati Dario Nardella e Emiliano Fossi, sindaci rispettivamente di Firenze e Campi Bisenzio.

Tutto è partito dalle parole di Nardella, che, a margine di un sopralluogo al cantiere Tav, si è espresso sulla possibilità di uno stadio gigliato a Campi: "Non solo non solo non sono disponibile, ma mi batterò contro con tutte le forze che ho, come sindaco metropolitano e di Firenze. Non è campanilismo, perché mi sono battuto per molte questioni nella Metrocittà. Commisso? Sentito due giorni fa, quando torna Italia ci vediamo, leggo molte idiozie sul nostro rapporto".

Non è mancata la reazione da parte del suo omologo campigiano Fossi, che ha scritto su Facebook quanto segue: "Sono dichiarazioni sorprendenti da parte di chi guida la Città Metropolitana. Nessuno di noi lavora contro lo stadio a Firenze, non è una competizione tra sindaci ma un problema da risolvere insieme per il bene del nostro territorio. Noi ci siamo resi disponibili - quindi - per offrire alla nostra squadra di calcio e alla nuova società di Rocco Commisso l'opportunità di uno spazio adeguato per realizzare una struttura così importante in tempi rapidi e con grande beneficio per la Viola. Ci sono più opzioni e liberamente decideranno, come è giusto che sia".

Fossi ha aggiunto: "Certo la Fiorentina non può continuare nell’incertezza, sono anni che si parla dello stadio, società e tifosi non possono stare a aspettare ancora, noi abbiamo solo messo sul tavolo un’opportunità che garantisce tempi rapidi e spazi adeguati. Chi guida un territorio vasto e importante come la Città Metropolitana dovrebbe rifuggire tanto dal provincialismo quanto dal tifo: quella dello stadio non è una partita di calcio tra comuni limitrofi ma una grande opportunità per tutto il nostro territorio e per la Fiorentina, un patrimonio di tutti i tifosi".

Sesto Fiorentino, il sindaco Falchi: "Stop allo scontro"

Sulla vicenda dello stadio, ma, in generale, sull’intero tema della pianificazione urbanistica dell’area metropolitana, auspico che al più presto le Istituzioni ritrovino il proprio ruolo e che si apra una discussione lontana da quella di queste ore. Capisco le ragioni del sindaco di Campi, non è con i botta e risposta o con le ripicche che possiamo pensare di disegnare il futuro del nostro territorio”.

Lo afferma il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi.

Lo stadio è una infrastruttura importante di rango metropolitano - prosegue - Mi stupisce che la sua collocazione al di fuori dei confini comunali di Firenze sia ancora un tabù. È inconcepibile che si pensi alla Piana solo per collocare infrastrutture e funzioni sgradite al capoluogo. Firenze e i comuni della cintura formano un’unica grande area urbana interconnessa che, come tale, deve essere governata e disegnata. La logica del ‘o tutto o niente’ prospettata dal sindaco di Firenze denota poca lungimiranza ed è fuori luogo in bocca al sindaco metropolitano per il suo ruolo istituzionale”.

Si è aperto mercoledì il nuovo consiglio della Città metropolitana e nell’occasione ho ascoltato dal sindaco Nardella parole condivisibili sulla necessità di allargare lo sguardo all’area vasta. Parole ben diverse, nei toni e nei contenuti da quelle ascoltate oggi. Siamo pronti - conclude Falchi - ad aprire una discussione sul futuro dell’area metropolitana, purché il confronto sia serio, lungimirante e centrato sugli interessi del territorio e sullo sviluppo sostenibile e riconosca ad ogni comunità il proprio ruolo”.
 
 

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