Chiavi della città a Sassoli, FdI e Lega disertano: "Ospite a spese nostre"
(foto gonews.it)
“Il sindaco Nardella consegna “chiavi della città” neanche fosse un ferramenta. Cinque giorni fa a Richard Gere, domani a Sassoli. Nonostante la presenza istituzionale di un'importante carica, in questo caso il presidente del parlamento europeo – dichiara Alessandro Draghi, capogruppo di Fratelli d'Italia, il partito di Giorgia Meloni – non presenzierò, ma sarò a Roma a manifestare con tutto il centro-destra per chiedere di tornare al voto. Potevo comprendere un intervento di cortesia del Presidente Sassoli durante un normale Consiglio non la convocazione, straordinaria, voluta dalla maggioranza del Pd fiorentino per pavoneggiarsi, con tutte le spese che esso comporta, compresa la camera d'albergo per l'illustre ospite. Vogliamo la difesa del Made in Italy, dei nostri confini, la certezza della pena (41 bis incluso), il nostro ruolo forte nel Mediterraneo e in Medioriente – conclude Draghi – perché è quella dei popoli e non quella dei tecnocrati è la nostra Europa”.
“La nostra assenza – spiega il Gruppo Lega Salvini Firenze – vuole sottolineare la nostra avversità a questa impostazione di Europa di cui Sassoli ne è l'emanazione diretta: quella dei burocrati, degli accordi contro l'Italia e dell'immigrazione clandestina. È forte la crisi identitaria europea, unita malamente nella Moneta, ma non nei valori. Crediamo difficile che Giorgio La Pira potesse riconoscersi in questa Europa. Lui tanto convinto delle radici cristiane da chiedere che nel preambolo della Costituzione Italiana vi fosse un richiamo a Dio. Tanto rispettoso dei valori di solidarietà da battersi profondamente per i Diritti Sociali riconosciuti nella Costituzione. È lampante la strumentalizzazione che il PD ne fa della sua memoria, richiamata a piacimento.
A Sassoli – concludono – preferiamo Salvini a Roma, per mandare a casa il Governo delle poltrone e smetterla di essere sudditi di Bruxelles: in Europa si devono difendere gli interessi dell'Italia, piaccia o meno alla Merkel e Macron, ma questo non sembra essere nelle prerogative di Sassoli”.
Fonte: Comune di Firenze - Ufficio stampa