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L'ex viola Ardico Magnin compie 91 anni: gli auguri della Fiorentina

(foto gonews.it)

Novantuno anni fa, il 21 ottobre 1928, nasceva a Pistoia Ardico Magnini. Fin dall’infanzia la sua passione per il calcio costrinse il babbo calzolaio ad un super lavoro sui suoi scarpini da calciatore. Cresciuto nella Pistoiese, dove si segnalò come uno dei migliori giovani della serie C, nell’estate del 1950 fu duramente conteso da Bologna e Fiorentina. Il Bologna ebbe la meglio, ma Ardico preferiva Firenze. Giurò che a Bologna non ci avrebbe giocato e l’ebbe vinta. Arrivò in maglia viola e fece una breve anticamera nelle riserve. Era un centrocampista, cresciuto come mezzala d’attacco, ma l’allenatore Ferrero, impressionato dalla forza fisica e dalla sua capacità acrobatica, lo reimpostò come terzino. Il 21 gennaio 1951 fu il giorno del suo esordio in serie A: Fiorentina-Napoli (2-0). Disputò tredici gare nella prima stagione e divenne titolare nella seconda, 1951-1952, con Renzo Magli in panchina. Stava nascendo il blocco difensivo alla base dei favolosi anni Cinquanta della Fiorentina.

Grande atleta. Il fisico possente e le doti acrobatiche completarono un giocatore di alto livello. Calciava indifferentemente con entrambi i piedi e si specializzò nei recuperi e negli interventi volanti. Con i compagni della difesa completò la propria crescita che portarono tutto il blocco in maglia azzurra, seguiti, nell’anno dello scudetto, dagli altri. La carriera di Ardico è stata straordinaria come lo è la carriera di un campione, costellata di grandi traguardi sportivi: lo scudetto del 1956, la Coppa Grasshoppers, la finale della Coppa dei Campioni persa a Madrid contro il Real, venti presenze in Nazionale di cui fu due volte capitano. Magnini fa parte dei campioni per sempre, una squadra fatta di grandi ed inseparabili amici che portarono lo scudetto a Firenze. Il suo nome viene, dopo Sarti e prima di Cervato nella formazione da recitare a memoria. Una compagine che ha segnato i meravigliosi anni Cinquanta della Fiorentina, con grandi successi e obiettivi prestigiosi falliti di un niente.

Nel 2013 è entrato nella Hall of Fame della Fiorentina.

Fonte: Ufficio Stampa

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