Bullismo e cyberbullismo: consultazioni sulla proposta di legge in Commissione Sanità
È stato deciso di aprire la fase delle consultazioni per approfondire la proposta di legge di iniziativa consiliare “Disposizioni in materia di prevenzione e contrasto del fenomeno del bullismo e cyberbullismo” che ha come prima firmataria Ilaria Giovannetti (Pd). Nella proposta si prevede un finanziamento di 50mila euro entro fine dell’anno per promuovere azioni di prevenzione e di contrasto al fenomeno del bullismo e del cyberbullismo con particolare riferimento alle scuole, ai luoghi di aggregazione giovanile, anche di ambito sportivo, con l’obiettivo di tutelare e valorizzare la crescita educativa, sociale e psicologica degli studenti.
“Stiamo affrontando un tema serio che lede la tranquillità e la salute dei ragazzi. Dobbiamo educarli alla dignità al rispetto degli altri, delle culture, dei diversi modi di vivere e delle differenze; saranno proprio i ragazzi i protagonisti del percorso formativo, culturale e pedagogico”. Con queste parole il presidente della commissione Sanità, Stefano Scaramelli (Pd), ha presentato l’atto questa mattina in commissione congiunta con quella presieduta da Gianni Anselmi (Pd).
A illustrare la proposta è stata Ilaria Giovannetti: si tratta di una proposta “voluta dai giovani perché la prima bozza fu portata in audizione dal Parlamento degli Studenti in commissione Sanità e non si esaurisce al contesto scolastico, ma comprende tutti i contesti dove il giovane si aggrega, quello sportivo, ludico, dell’associazionismo, religioso”.
Si prevedono quattro tipologie di azioni che la Regione promuove e sostiene: programmi di formazione per il personale scolastico e educativo; azioni svolte tra i minori con la metodologia dell’educazione tra pari; azioni rivolte ai minori e alle famiglie finalizzate all’uso consapevole degli strumenti informatici e della rete internet; azioni di monitoraggio del fenomeno del bullismo e del cyberbullismo e dell’efficacia delle misure di contrasto realizzate. Per realizzare queste azioni si parla di campagne di sensibilizzazione e di informazione rivolte agli studenti e alle loro famiglie; di corsi di formazione per studenti con l’obiettivo di creare occasioni di ascolto e confronto nelle classi così da rendere gli studenti protagonisti attivi nel percorso di prevenzione; programmi di formazione per il personale scolastico e educativo volti all’acquisizione di tecniche pedagogiche e di pratiche educative. La Regione promuove e sostiene protocolli di intesa con i soggetti istituzionali, che svolgono un ruolo formativo e culturale nei confronti dei minori e si avvale dell’Osservatorio Internet@Minori. Nell’atto si prevede che a beneficiare dei finanziamenti per questi interventi potranno essere i comuni singoli o associati, le scuole di ogni ordine e grado, le aziende del sistema sanitario regionale, gli enti di ricerca e le università degli studi.
Un altro aspetto importante della legge è l’istituzione del Comitato regionale per la lotta al bullismo e al cyber bullismo che dovrà proporre alla Giunta azioni per il contrasto e la prevenzione di questi fenomeni da far validare poi alle istituzioni del territorio regionale; collaborerà con gli assessorati regionali competenti e con gli operatori sul territorio alla promozione di iniziative volte alla diffusione della conoscenza delle norme di buon comportamento e di sicurezza in rete; fornirà, su richiesta della Giunta regionale o della commissione consiliare competente, indirizzi, pareri, informazioni e studi in materia. È previsto da parte della Regione il monitoraggio su queste politiche con l’invio annuale al Consiglio regionale di una relazione.
Perplessità da parte delle minoranze che esprimono la necessità di approfondimenti. “Il tema è condivisibile e importante – ha detto Jacopo Alberti (Lega) – ma è sbagliato l’oggetto della proposta di legge, non si parla di disposizioni per il contrasto al bullismo ma dell’istituzione del comitato”. “Esprimo la mia riserva sui tempi – ha detto Andrea Quartini (M5S) – si tratta di una legge importante che necessita di approfondimenti, è importante capire lo stato dell’arte e questo lo si può fare con audizione di psicologi, educatori, sociologi, neuropsichiatri, educatori”. Sulla stessa linea anche l’intervento di Paolo Sarti (Sì-Toscana a sinistra) “il contrasto al bullismo lo si può organizzare – ha detto – ma la prevenzione è difficile perché nessuno nasce bullo ma ci diventa. È quindi, necessario ascoltare gli esperti”. Luciana Bartolini (Lega), invece, propone di inserire nel Comitato anche “un rappresentante della polizia postale, uno delle Asl e dell’Anci”. Il presidente Scaramelli ha concluso la seduta accogliendo la richiesta delle minoranze e prevedendo una serie di consultazioni con esperti del mondo della sanità e dell’istruzione.
Fonte: Toscnaa Consiglio Regionale