False fatture per non pagare le tasse, condannato a 7 anni e 8 mesi
Il palazzo di giustizia di Firenze
L'imprenditore Tullio Rettino è finito a processo per aver ideato e promosso un'associazione per delinquere finalizzata all'evasione delle imposte. L'uomo è stato condannato a 7 anni e 8 mesi di reclusione e al pagamento di una provvisionale di 1 milione di euro nei confronti della curatela fallimentare di una delle società da lui amministrate, prima di diritto e poi di fatto, costituitasi parte civile nel processo.
L'imprenditore fu arrestato nel novembre del 2016 (qui la notizia) in esecuzione di una misura di custodia cautelare disposta nell'ambito dell'inchiesta, su società e cooperative operanti nei settori delle pulizie e del facchinaggio, che ha portato al processo. Le ipotesi di reato erano: associazione per delinquere, frode fiscale, bancarotta, emissione di false fatture, evasione dell'Iva, mancato versamento dei contributi previdenziali e assistenziali dei dipendenti.