Fridays For Future, flash mob contro il petrolio
Ieri, come ogni venerdì, i Fridays For Future Firenze si sono attivati per la mobilitazione permanente.
Dopo lo school strike di ieri mattina all'Istituto agrario, nel pomeriggio i FFF hanno simbolicamente bloccato un distributore Eni per denunciare le responsabilità dell'industria petrolifera nella devastazione ambientale.
"Lungi dall'essere l'unica responsabile di questa situazione, ovviamente, Eni è però una delle 30 principali aziende che contribuisce al cambiamento climatico a livello globale" - spiegano i FFF.
"Nel 2018 ha prodotto 1,9 milioni di barili di petrolio al giorno, e incassa profitti di miliardi di euro all'anno a spese dell'ambiente e delle persone".
"Ci siamo poi spostate/i sotto una sede Unicredit Banca, per denunciare i finanziamenti delle banche al settore dei combustibili fossili.
Anche Unicredit come Eni fa parte del club di 33 aziende che dal 2016 al 2018 hanno finanziato petrolio e gas per 1,9 trilioni di dollari.
Come se non bastasse, l'Unicredit risulta il primo finanziatore di aziende petrolifere private Turche, ed ha finanziato per 184 milioni di dollari due compagnie turche del carbone (Limak e Yildrim Energy Holding Inc). Mentre la Turchia bombarda il popolo curdo, le nostre banche fanno affari con le aziende petrolifere. Non ci fermeremo. La lotta per il clima non può aspettare.
Le nostre proteste continueranno, pacifiche e determinate, finché non cambierà".





Fonte: Fridays For Future Firenze