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La critica e l'arte di Leonardo da Vinci, torna il testo di Venturi 100 anni dopo

Così come i restauri, anche gli anniversari si rivelano straordinarie occasioni di studio, di approfondimento, di conoscenza. E così, nella varia offerta culturale legata al 500° anniversario della morte di Leonardo da Vinci, Crossmedia Group ripubblica La critica e l’arte di Leonardo da Vinci, un classico del grande critico d’arte antifascista Lionello Venturi.

Apparso nel 1919 in occasione del 400° anniversario della morte del genio vinciano, il libro era però fuori catalogo da troppo tempo: l’ultima edizione del volume risaliva infatti al 1988 e si trattava di un’edizione anastatica pubblicata dall’editore Zanichelli di Bologna. L’anniversario del mezzo millennio è sembrata quindi l’occasione giusta per riportare il testo sul mercato editoriale e renderlo disponibile alle nuove generazioni di studiosi e appassionati di Leonardo.

Così lunedì 16 dicembre, alle 17, la nuova edizione del libro di Venturi (160 pagine, 25 euro) sarà presentata ufficialmente negli spazi del complesso monumentale di Santo Stefano al Ponte, a Firenze, a due passi da Ponte Vecchio, con ingresso libero. All’incontro interverranno Roberta Barsanti, direttrice del Museo Leonardiano di Vinci che ha firmato la prefazione del libro, e Raffaele Nencini, redattore di Crossmedia.

Da segnalare che i partecipanti alla presentazione del libro avranno diritto a uno sconto di 3 euro sul prezzo del biglietto d’ingresso alla mostra Inside Magritte, in svolgimento fino al 1° marzo 2020 nella Cattedrale dell’immagine di Santo Stefano al Ponte.

Un testo fondamentale

Lionello Venturi è stato uno dei più celebri, e celebrati, storici dell’arte del XX secolo. Figlio d'arte (suo padre era Adolfo Venturi, cui si deve l’istituzione della storia dell’arte come disciplina universitaria), fu ispettore alle Gallerie di Venezia e Roma e successivamente direttore della Galleria di Urbino e Soprintendente alle Gallerie delle Marche. Insegnò a Torino dal 1915 al 1931 e, dopo avere rifiutato il giuramento fascista insieme a altri 11 colleghi, perse la cattedra e fu costretto a raggiungere la Francia, dove vi rimase fino al 1939. Per tutta la durata della guerra si trasferì negli Stati Uniti, dove insegnò alla John Hopkins, all'Università della California, di Berkeley e di Città del Messico. Tornato in Italia, insegnò storia dell'arte medievale e moderna a Roma dal 1945 al 1955.

Il libro su Leonardo, uno dei testi più importanti di Venturi, è un saggio inconsueto, che viola la consueta regola della trattazione monografica, preferendo un taglio per tematiche: Leonardo e la natura; Leonardo e gli artisti contemporanei; Leonardo e la scienza; Leonardo e le fonti; Leonardo e il disegno.

Il critico d’arte Giulio Carlo Argan ne parla come un libro profondamente segnato dall'esperienza bellica, che Venturi aveva vissuto in prima persona come tenente in un reparto di fanteria. Un'opera vivace, percorsa da un forte disprezzo verso i pregiudizi e una notevole capacità di sintesi; Venturi separa l'indagine dello scienziato dall'opera dell'artista, e ammette spregiudicatamente che molti aspetti della prima ritornano inesorabilmente nella seconda.

Fonte: Ufficio Stampa

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