Si riunisce il consiglio regionale, al centro i temi della sanità e dell'ambiente
Si è riunito oggi il consiglio regionale della Toscana, ecco i temi affrontati:
Lotta alla mafia, Nicola Gratteri invitato in Toscana
Su iniziativa del Consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle Gabriele Bianchi, l’Aula ha approvato oggi una mozione bipartisan volta a promuovere e valorizzare la cultura della legalità ed il lavoro del Magistrato Nicola Gratteri.
“È doveroso in questi tempi far sentire la vicinanza delle Istituzioni agli eroi di Stato – afferma Bianchi – Occorre dare pieno appoggio e far sentire la nostra gratitudine e vicinanza a chi combatte per la legalità a costo della propria vita e di quella dei familiari. Il Magistrato Nicola Gratteri, procuratore a Catanzaro, è uno straordinario esempio di dedizione alla lotta alla criminalità organizzata. 'Ndrangheta, Camorra, Cosa Nostra non sono un problema localizzato a certe zone d'Italia ma un cancro nazionale ed internazionale, che non risparmia nessuno, che ha ramificazioni ovunque. Sono dunque molto contento che con la mia mozione la Giunta regionale si attiverà per invitare il dott. Gratteri a Firenze per promuovere il suo straordinario impegno nell’affermazione dei princìpi di legalità.”
Nuova disciplina per direzione sanitaria negli stabilimenti termali
Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza la proposta di legge “Disposizioni in materia di direzione sanitaria negli stabilimenti termali – Modifiche alla legge regionale 38/2004 e alla legge regionale 51/2009”, con la quale si coordina la normativa esistente per disciplinare i requisiti richiesti per lo svolgimento della funzione di direttore sanitario negli stabilimenti termali in cui si svolgano attività sanitarie di carattere non termale. Fino ad oggi, essendo differenti i requisiti richiesti, alcuni stabilimenti hanno dovuto assumere due diversi direttori per il settore termale e per quello sanitario, con il risultato che a quel punto l’attività sanitaria di carattere non termale è stata dilatata oltre modo, a discapito dell’offerta termale, con ricadute anche sul settore turistico. La proposta di legge porta la firma dei consiglieri Leonardo Marras (Pd), Stefano Scaramelli (Iv),Fiammetta Capirossi (Pd),Marco Niccolai (Pd) e Alessandra Nardini (Pd).
“Perplessità sui requisiti individuati” sono state espresse da Monica Pecori (gruppo Misto), che ha sottolineato che “i requisiti di un direttore sanitario termale sono diversi da quelli richiesti a un direttore sanitario per prestazioni non termali, e lo dice la legge nazionale”.
Di una “legge molto positiva” ha invece parlato il presidente della commissione Sanità, Stefano Scaramelli. “Abbiamo scelto di dare un’interpretazione estensiva dei requisiti – ha spiegato – che offre agli stabilimenti termali maggiori opportunità di servizi per i fruitori. È una misura utile alla crescita del sistema termale toscano”.
“Il nostro intento è quello di semplificare il sistema senza arrecare danno al paziente”, ha detto Leonardo Marras. “La presenza di un doppio direttore – ha aggiunto – tende ad ampliare l’offerta sanitaria non termale, snaturando l’offerta turistico termale”.
Luciana Bartolini (Lega) ha espresso “le stesse perplessità già esposte in aula dalla collega Pecori” e ha annunciato il voto di astensione del proprio gruppo.
“Pur capendo la necessità di semplificare, per noi questa norma presenta rischi di contenziosi e impugnative, perciò non possiamo votare a favore”, ha spiegato Andrea Quartini (M5S).
Per Paolo Sarti (Sì-Toscana a Sinistra), “cinque anni di anzianità di servizio come direttore sanitario termale non abilitano alla medicina e con questa norma si va contro la legge nazionale”.
Autismo, passa la mozione per l'aumento dei contributi alle cure
Il testo proposto dalla Lega, condiviso con la maggioranza, riceve l’unanimità. Soddisfazione di Jacopo Alberti: “Un aiuto concreto al di là delle barriere politiche”
“Sono molto soddisfatto di aver potuto dare un aiuto concreto alle famiglie che ci hanno segnalato questa differenza tra contributo erogato dal servizio sanitario regionale e effettivo costo delle cure per i ragazzi autistici – dice il consigliere Jacopo Alberti, primo firmatario della mozione che è stata votata oggi all’unanimità – la toscana ha fatto molto negli ultimi anni per i disturbi dello spettro autistico e per la disabilità in generale, ma ci siamo permessi di portare all’attenzione del consiglio e dell’assessore un problema che forse era passato inosservato: la delibera del 2001 che stabiliva in 30mila lire il contributo per i trattamenti comportamentali dei soggetti affetti da autismo. Grazie alle segnalazioni pervenute anche al consigliere Marco Casucci, abbiamo approfondito e studiato la questione, e oggi possiamo dire che abbiamo risolto un problema a tante famiglie in difficoltà”.
“Ringrazio i miei colleghi consiglieri della Lega, che mi hanno supportato, e anche la maggioranza che, seppur emendando il testo, ha accolto le nostre richieste. Di fronte a certi argomenti, e a un problema così concreto, l’aula del consiglio è riuscita a superare le barriere dell’ideologia politica. La Toscana è sempre stata molto attenta alle persone fragili e alle disabilità, e sono contento di poter dire che un piccolo tassello di questa attenzione, da oggi, è merito della Lega. Adesso – conclude Alberti – non vedo l’ora di poter comunicare a quelle famiglie in difficoltà che questa battaglia che abbiamo combattuto insieme per i loro figli l’abbiamo vinta”.
Ambiente: approvata mozione per monitorare l'impatto del 5G
La Giunta deve impegnarsi a “coinvolgere le autorità locali e Arpat per il monitoraggio e la pianificazione congiunta degli impianti 5G in base al principio di precauzione e di tutela della salute pubblica”. È quanto prevede il primo punto del dispositivo finale della mozione “In merito all’inquinamento elettromagnetico e alla valutazione preliminare dell’impatto della tecnologia 5G anche in relazione alla saturazione dello spazio elettromagnetico” presentata dai consiglieri Tommaso Fattori e Paolo Sarti del gruppo Toscana-Sì a Sinistra e dalla consigliera Monica Pecori (gruppo Misto) e approvata dal Consiglio regionale. Gli altri due punti del dispositivo finale impegnano la Giunta a “garantire ad Arpat risorse e personale sufficienti per monitorare gli effetti e le ripercussioni dei campi elettromagnetici su popolazione ed ecosistema e la relazione tra avvento del 5G e saturazione dello spazio elettromagnetico” e a “tenere aggiornata la mappatura delle antenne presenti sul territorio regionale, con l’ausilio di Arpat”.
Illustrando l’atto di indirizzo all’aula nel testo sostitutivo che ha accolto alcune osservazioni dei gruppi Pd e Iv, Tommaso Fattori ha affermato: “Non sappiamo se il 5G sia una tecnologia più pericolosa di altre, ma ciò che sembra acclarato è che lo spazio elettromagnetico è saturo e bisogna procedere con tutte le precauzioni necessarie”.
Gabriele Bianchi (M5S) ha annunciato il voto favorevole del suo gruppo, sottolineando che “il problema della saturazione elettromagnetica può esistere, ma va anche valutata la potenza di emissione del 5G e questa sembra rientrare pienamente nelle disposizioni di legge”.
“Sono state accolte alcune nostre richieste e perciò voteremo a favore”, ha detto Simone Tartaro (Pd), aggiungendo che “il 5G rappresenta un’opportunità strategica per lo sviluppo” e che è “necessario lavorare, come lo Stato e la Regione stanno facendo, sulla base del principio di precauzione”.
Sulla stessa lunghezza d’onda del consigliere Tartaro anche Stefano Scaramelli (Iv): “Bene che siano state accolte le osservazioni del gruppo Pd, che puntualizzano meglio il percorso da seguire in vista dell’introduzione del 5G”.
“In effetti, riguardo agli studi sull’impatto del 5G c’è un po’ di confusione, perciò è bene procedere con un monitoraggio puntuale”, ha detto Andrea Quartini (M5S).
Sanità: autismo, ricalcolare contributo per terapia Aba
“Rivedere e in caso ricalcolare il contributo a favore dei pazienti affetti da autismo che ricorrono al metodo Aba”, quella particolare terapia che punta a ridurre i comportamenti disfunzionali.
Il Consiglio regionale vota la mozione presentata dalla Lega, che si concentra in particolar modo sulle famiglie con minori in età prescolare che abbiano iniziato la terapia precocemente.
Il costo di un intervento terapeutico Aba, si legge nell’atto di indirizzo, è stimato tra i 40 e i 55 euro e comprende il pagamento dello psicologo supervisore, degli educatori e dei materiali didattici. Le spese per un’ora di trattamento si aggirano tra i 25 e i 35 euro. Somme che le famiglie devono anticipare in attesa del rimborso.
Ticket sanità: respinta richiesta moratoria per Asl Toscana Nord-ovest
Una moratoria sul pagamento dei ticket sulle prestazioni sanitarie richieste dalla Asl Toscana Nord-Ovest, che a questo proposito ha inviato 4.500 lettere di avviso bonario per il 2018 e ne sta inviando ulteriori 2.500 relative al 2019. La richiesta era contenuta in una mozione presentata da Maurizio Marchetti (Forza Italia), che è stata però respinta dall’aula. Marchetti ha sottolineato che la situazione “è stata generata da un malfunzionamento del totem per il pagamento automatico del ticket, per cui se si preme il tasto ‘altre prestazioni’ l’operazione non viene registrata e il paziente viene incolpevolmente considerato evasore”. Il malfunzionamento della macchinetta, ha proseguito Marchetti, “è stato ammesso dalla stessa Asl che lo ha rilevato solo di recente”. Per questo la mozione chiedeva la moratoria dei pagamenti fino alla data di riparazione del totem malfunzionante.
Ilaria Giovannetti (Pd) annunciando il voto contrario del suo gruppo, ha precisato che l’Asl ha mandato “solo un avviso bonario, senza sanzioni, avvertendo che potrebbero esserci irregolarità nel pagamento” e che “gli utenti possono tranquillamente produrre copia del pagamento, che va conservata, o fare contestazione”. Per questo secondo la consigliera una moratoria “serve a poco”, anche considerato che, dai dati in possesso della Asl, risulta che una parte consistente degli avvisati avrebbe effettivamente omesso di fare il pagamento dovuto.
Economia: crisi aziendale della “Fusioni Michelangelo”
Una mozione sulla crisi aziendale della “Fusioni Michelangelo” di Caprese Michelangelo in provincia di Arezzo, che vede i consiglieri regionali della zona – Marco Casucci (Lega) e Lucia De Robertis (Pd) – impegnati a seguire una vicenda, “che insiste su un territorio già segnato da molteplici crisi aziendali”.
L’azienda, creata nel 2000, opera nel settore della moda producendo accessori in metalli preziosi e speciali, e negli ultimi anni si era caratterizzata come mono committente per un grande marchio italiano della moda, ma è poi entrata in crisi: i dipendenti sono stati licenziati lo scorso dicembre a seguito della dichiarazione di fallimento dell’azienda, da parte del Tribunale di Arezzo.
La mozione, approvata dall’Aula, impegna il presidente e la Giunta regionale “a seguire attentamente la crisi, portando la propria vicinanza ai lavoratori e a riferire sugli sviluppi della crisi, ai consiglieri membri della seconda commissione e ai consiglieri eletti nel collegio di Arezzo”.
Demanio marittimo: tempi certi per concessioni, passa mozione Pd
Focus sulle concessioni demaniali, con la mozione – primo firmatario Leonardo Marras (Pd) – approvata dall’aula, che impegna la Giunta regionale “ad attivarsi mediante ogni azione utile, fornendo opportuno supporto amministrativo, qualora richiesto, nei confronti dei Comuni della Costa toscana interessati dalle nuove disposizioni in materia di concessioni demaniali marittime, affinché si possano concludere in tempi celeri i procedimenti in corso di rideterminazione della durata delle concessioni”.
Illustrando l’atto in aula, Marras ha sottolineato “la necessità di affrontare il tema velocemente, visto che siamo all’ultimo anno di validità delle concessioni, mettendo in condizione i comuni di procedere in modo uniforme su tutto il fronte costiero”.
“Perplessità” è stata espressa da Gabriele Bianchi (M5S): “capiamo il disagio degli operatori, ma il problema è la legislazione nazionale”. Da qui il voto di astensione.
Giacomo Giannarelli (M5S) ha sottolineato la posizione sul tema: “noi siamo per il pieno rispetto del Codice della navigazione, per gare e concessioni temporanee, e mi appello alle istituzioni perché garantiscano il bene pubblico rispetto all’interesse privato”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Tommaso Fattori (Sì – Toscana a sinistra): “occorre ridare centralità al bene pubblico delle spiagge, riequilibrando le spiagge libere e quelle date in concessione ai privati”.
A favore dell’atto la consigliera Elisa Montemagni (Lega): “gli stabilimenti balneari sono famiglie che fanno impresa, offrono servizi e portano ricchezza al territorio; è doveroso stare al loro fianco”.
Ambiente: mobilità sostenibile, approvata mozione del M5S
Mettere in atto tutte le iniziative e strategie possibili per sviluppare la mobilità sostenibile in Toscana. È quanto chiede una mozione, presentata dal capogruppo del M5S, Giacomo Giannarelli, e approvata dal Consiglio regionale.
Lungo l’elenco delle richieste avanzate alla Giunta nel dispositivo finale dell’atto di indirizzo: avviare un’indagine conoscitiva sul fabbisogno di mobilità, anche attraverso le tecnologie digitali; attivarsi per elaborare un Piano regionale per le infrastrutture e la mobilità sostenibile; attivarsi con urgenza per mettere in atto ulteriori progetti di piste ciclabili; prevedere un piano per l’alberificazione delle piste ciclabili; prevedere forme di incentivi per l’acquisto di biciclette elettriche e tradizionali; istituire l’Agenzia regionale per la mobilità attiva, per facilitare la manutenzione delle piste esistenti e accelerare la realizzazione delle nuove; raggiungere, entro l’anno in corso, l’obiettivo di rendere la mobilità ciclistica il terzo pilastro della mobilità urbana; promuovere l’accessibilità di tutti i luoghi regionali, incluse le aree interne, attraverso una visione integrata del sistema trasporto-territorio mediante l’adozione di strumenti di pianificazione e programmazione dei trasporti di tipo “strategico”.
Sanità: brevetti farmaci secondo uso, Toscana richiama Aifa
Revisionare il prontuario dei farmaci, rendere disponibili i dati dei registri, prendere posizione sui brevetti di processo produttivo o di uso. Sono queste le sollecitazione che la Toscana, attraverso l’assessore Stefania Saccardi, intende estendere all’Agenzia italiana del farmaco.
Le proposte arrivano con la risposta all’interrogazione presentata da Andrea Quartini (M5S) sulle problematiche dei brevetti farmaceutici di ‘secondo uso’, ossia quelli per cui il brevetto originario è scaduto ma che può essere ribrevettato per un “nuovo e secondo utilizzo dalla stessa azienda produttrice”.
L’assessore spiega che la pratica di “prolungare di fatto l’unicità dei prodotti sta condizionando negativamente la spesa”. La Toscana in particolare ha registrato un notevole aggravio per due molecole specifiche: la specialità originator Imatinib ancora brevettata per una patologia ha un costo giornaliero di 73 euro contro 1,5 dei corrispondenti equivalenti in uso per tutte le altre indicazioni non coperte da brevetto. La specialità originale a base di Dasatinib ha un costo, per giornata di terapia, di 135 euro contro i 42 degli equivalenti. “La prosecuzione di questi due brevetti ha comportato un onere di oltre 4milioni”.
Sanità: costi di gestione, 36milioni per i presidi Apuane, Pistoia, Lucca e Prato
“Il totale delle tariffe annue di tutti i servizi non sanitari per i quattro presidi ospedalieri di Apuane, Pistoia, Lucca e Prato ammonta a circa 36 milioni di euro”. Lo ha dichiarato l’assessore Stefania Saccardi, rispondendo ad un’interrogazione della consigliera Monica Pecori (gruppo misto-Tpt).
L’assessore ha precisato che i quattro nuovi presidi sono stati realizzati ricorrendo alla finanza di progetto, con un unico concessionario per le quattro convenzioni: la società SA.T. spa, con sede legale a Prato abilitata a svolgere i servizi non sanitari e commerciali previsti alle convenzioni. Le tariffe relative ai servizi non sanitari sono corrisposte in funzione del numero di prestazioni erogate, mentre i proventi dei servizi commerciali sono a rischio del concessionario. Il perseguimento dell’equilibrio economico finanziario degli investimenti è assicurato dai corrispettivi per le prestazioni dei servizi non sanitari, che le attuali due aziende sanitarie erogano al titolare della concessione e risultano comprensive delle quote per il rimborso del capitale e dei relativi oneri finanziari, che sono stati dedotti per giungere al dato indicato, al netto di Iva e aggiornamento inflattivo.
L’assessore ha inoltre precisato che la società consortile Ge.Sat rappresenta un soggetto giuridico di emanazione del concessionario, verso il quale né la Regione, né le aziende sanitarie hanno corrisposto alcuna somma, non intercorrendo alcun rapporto contrattuale. Al concessionario sono infine stati riconosciuti costi aggiuntivi solo per circostanze straordinarie ed occasionali, non previste nel capitolato speciale prestazionale per la gestione dei servizi.
Ambiente: Toscana sottoscriva Manifesto di Assisi
L’Aula di palazzo del Pegaso ha detto sì a una mozione del Pd, prima firmataria Monia Monni, che impegna la Giunta regionale a sottoscrivere il “Manifesto di Assisi. Un’economia a misura d’uomo contro la crisi climatica”, rinnovando così il proprio impegno nel contrasto ai cambiamenti climatici e per la transizione verso l’economia circolare.
Come si specifica nell’atto “la Regione Toscana in questi anni si è adoperata con forza sui temi della sostenibilità e dell’ambiente, ma è necessario rinnovare l’impegno nel contrasto ai cambiamenti climatici e per la transizione verso l’economia circolare, anche attraverso iniziative che guardano ad un rafforzamento di una cultura della sostenibilità”.
Da qui la richiesta di adesione al Manifesto di Assisi, che chiede di affrontare con coraggio la crisi climatica, mettendo in campo politiche serie e lungimiranti per azzerare il contributo netto di emissione dei gas serra entro il 2050 e per rendere la nostra economia e la nostra società più a misura d’uomo.
Mobilità: promuovere l’uso della bicicletta e la tutela dei ciclisti
La Giunta regionale deve adoperarsi per mettere in campo azioni di tutela e promozione della mobilità ciclistica. È la richiesta avanzata da una mozione sottoscritta da alcuni consiglieri dei gruppi Pd e Iv, primo firmatario Leonardo Marras, che è stata approvata dal Consiglio regionale.
Il dispositivo finale dell’atto di indirizzo impegna la Giunta ad “attivarsi presso il Governo, perché vengano ascoltate e recepite, nella legislazione nazionale, le istanze che da anni provengono dalla società civile” che sollecitano l’approvazione di “disposizioni funzionali allo sviluppo e alla tutela della mobilità ciclistica sia urbana che extraurbana”. La Giunta, inoltre, è chiamata a “intensificare l’opera di sensibilizzazione e di sostegno nei riguardi degli Enti locali”, affinché mettano in atto “tutte le azioni possibili” utili a “tutelare l’utenza debole” e in particolare coloro che “optano per la mobilità ciclistica”. Infine, alla Giunta si chiede “di porre in essere tutte le azioni necessarie, sia dirette che indirette”, affinché “insieme alla cartellonistica di promozione turistica della rete ciclabile di interesse regionale” sia posizionata anche “un’adeguata segnaletica stradale sulle norme di rispetto della distanza tra le auto e i ciclisti”, così come tra l’altro prescrive il Codice della strada.
Lavoro: sì a disposizioni per soggetti Dsa
L’Aula di palazzo del Pegaso ha detto sì a una mozione del Pd, prima firmataria Ilaria Bugetti, che impegna la Giunta regionale a valutare la possibilità di introdurre specifiche disposizioni che possano essere di utilità per i soggetti con Dsa - disturbi evolutivi specifici di apprendimento - che intendono partecipare ai concorsi indetti dalla Regione Toscana, così da assicurare loro la pari opportunità per l’accesso al mondo del lavoro. L’atto, infine, impegna l’esecutivo ad attivarsi nei confronti del Governo e del Parlamento, affinché si possa giungere in tempi rapidi all’approvazione di una norma in materia.
I Dsa sono disturbi del neuro sviluppo che riguardano la capacità di leggere, scrivere e calcolare in modo fluente e corretto e di solito si manifestano con l’inizio della scolarizzazione; si dividono in dislessia, discalculia, disortografia e disgrafia, in base al tipo di difficoltà.
Alimenti: Toscana contro ‘etichetta semaforo’ Nutri-Score
La Toscana non vuole ‘l’etichetta semaforo’, il sistema Nutri-Score che fornisce un punteggio nutrizionale a colori (A verde, B verde chiaro, C giallo, D arancione, E rosso) che divide i prodotti in cinque categorie, attribuendo un punteggio in base alla quantità di nutrienti contenuti in 100 grammi di prodotto, distinguendo tra componenti buoni e negativi: quelli buoni sono frutta, verdura, noci, fibre e proteine, mentre quelli negativi sono grassi saturi, zucchero, sodio e calorie.
La mozione presentata dalla Lega e approvata dal Consiglio, impegna la Giunta ad “attivarsi con ogni mezzo e in ogni sede” per scongiurarne l’applicazione, così da “difendere la produzione alimentare toscana e la salute dei cittadini”. L’Esecutivo è chiamato anche a ricorrere a “sistemi alternativi” quali l’educazione alimentare, le produzioni locali, il chilometro zero, anche perché la “reale efficacia del sistema Nutri-Score – si legge nel testo – risulta diversa dai presupposti teorici su cui si basa. Non c’è infatti alcuna garanzia che consumando solo prodotti con bollino verde si assicura un’alimentazione equilibrata”.
Agricoltura: passano due mozioni per la tutela della filiera della canapa
Il Consiglio regionale ha approvato due mozioni che hanno per oggetto la coltivazione della canapa. La prima, presentata dai consiglieri del gruppo del M5S, Gabriele Bianchi e Andrea Quartini, ha per oggetto “la tutela della filiera della canapa industriale”. La seconda, presentata dai consiglieri Tommaso Fattori e Paolo Sarti del gruppo Sì-Toscana a Sinistra, chiede, invece, “interventi a favore dell’intera filiera agroindustriale della canapa e della produzione e commercializzazione delle inflorescenze”.
L’atto di indirizzo del M5S impegna la Giunta ad “attivarsi in ogni sede più opportuna, anche nella Conferenza Stato – Regioni”, per tutelare la filiera della canapa industriale, “compresi i coltivatori, gli imprenditori e i commercianti che ne vendano i prodotti derivati industriali privi di efficacia drogante”, sollecitando, al tempo stesso, “un adeguamento normativo che possa sistemizzare il settore”.
La mozione di Sì-Toscana a Sinistra, invece, impegna la Giunta: “a intervenire celermente con un proprio atto che favorisca la produzione e commercializzazione delle inflorescenze da canapa”; ad “attivarsi immediatamente nella Conferenza Stato – Regioni” per sollecitare “la definizione della norma che identifichi i massimi residui di Thc negli alimenti” e assicurare “continuità e coerenza normativa a garanzia dell’intera filiera della canapa – coltivazione, produzione e commercializzazione del prodotto – affinché non si generino contrasti giurisprudenziali, il cui uso strumentale va a detrimento di un comparto in rapida ascesa, con importanti prospettive occupazionali e vantaggi ambientali”.
Autismo: promuovere ogni programma utile per il trattamento dei casi
Attualmente il sistema sanitario pubblico, pur garantendo un sostegno importante ai soggetti autistici ed alle loro famiglie, non è in grado di assicurare molti dei programmi utili per affrontare la patologia, come i trattamenti intensivi comportamentali, utili per modificare il comportamento personale e renderlo più funzionale alla vita di ogni giorno (alimentazione, igiene personale, capacità di vestirsi) o i programmi basati sull’analisi comportamentale applicata (ABA - Applied Behaviour Analysis) per intervenire sulle competenze cognitive, linguistiche e di adattabilità. Per questo il Consiglio regionale, all’unanimità, ha approvato una mozione di Jacopo Alberti (Lega), nel testo sostitutivo concordato con Enrico Sostegni (Pd), che lo ha sottoscritto. L’atto di indirizzo impegna la Giunta regionale ad attivarsi i tutte le sedi opportune affinché il sistema sanitario pubblico arrivi a garantire la totalità dei programmi volti a trattare i casi di autismo. In attesa che il sistema sanitario nazionale se ne faccia carico, la Giunta regionale dovrà predisporre un sistema di accreditamento, che dia sicurezze alle famiglie sulla qualità ed omogeneità dei servizi erogati da professionisti. La Giunta dovrà inoltre garantire un adeguato sostegno economico a favore dei pazienti affetti da autismo che ricorrono a trattamenti di tipo intensivo comportamentale. La Giunta regionale dovrà, inoltre, finanziare quanto prima tutte le domande di sostegno attualmente in attesa a livello regionale per garantire il necessario sostegno alla persona con gravi disabilità e al nucleo familiare interessato, valutando inoltre la possibilità di estendere i requisiti per il riconoscimento della disabilità grave anche ad alcune forme di autismo. “Su un problema concreto e reale abbiamo superato ogni steccato ideologico, ogni barriera di divisione – ha sottolineato Jacopo Alberti al termine dell’illustrazione del testo. – Abbiamo lavorato per cercare di risolvere problemi con i quali migliaia di famiglie toscane sono a combattere tutti i giorni”.
“Sono tre i punti importanti. Impegniamo il sistema sanitario toscano a garantire la copertura del costo dei trattamenti anche alla luce degli sviluppi futuri – ha osservato Enrico Sostegni. – Se non è in grado di garantire tutto questo, deve almeno trovare un sistema di valutazione e accreditamento più efficace. Sulle gravissime disabilità sono rimaste in lista di attesa solo poche decine di casi: chiediamo di intervenire su questo”.
“Abbiamo una visione ambiziosa di cittadini che riescono a guardare oltre la propria disabilità per costruire un obbiettivo di vita grazie ai servizi, alle famiglie, alle realtà territoriali – ha affermato Serena Spinelli (gruppo Misto-Tpt). – E’ una visione ambiziosa, lo so. Se nel passato, però, non l’avessimo avuta, qui in Toscana in particolare, quanti diritti sarebbero stati negati?”.
L’assessore Stefania Saccardi ha ricordato il Rapporto sulla disabilità, presentato nei giorni scorsi. “In questi anni molto è stato fatto e la Toscana è sicuramente un faro a livello nazionale – ha rilevato. – Un dato: sul fronte del ‘dopo di noi’, su 380 esperienze nazionali che sono partite, 179 sono toscane. Questo la dice lunga sul lavoro fatto, non da me, non dalla giunta, ma dalla rete straordinaria delle associazioni, che abbiamo avuto solo la sensibilità e l’intelligenza di coinvolgere in tutte le progettualità”. Una scelta, ad esempio, che ha permesso di far lavorare 150 persone con disabilità utilizzando il fondo sociale europeo.
“L’accessibilità vogliamo darla non solo ai diritti – ha concluso - ma anche a tutte le opportunità, non solo sanitarie”.
Ambiente: respinta mozione di Sì-Toscana a Sinistra su impianti geotermici
Il Consiglio regionale ha respinto a maggioranza (16 voti contrari e 13 a favore) una mozione presentata da Tommaso Fattori e Paolo Sarti (Si-Toscana a sinistra) per una moratoria in attesa della conclusione dell’aggiornamento del Piano ambientale ed energetico regionale, rispetto alle aree non idonee per l’installazione di impianti geotermoelettrici. “Vorremmo evitare che la Val d’Orcia, la Val di Cornia, la Val di Cecina, l’Amiata diventino una sorta di groviera geotermico – ha osservato Tommaso Fattori – Ogni Valutazione di impatto ambientale per la realizzazione degli impianti geotermoelettrici deve tener conto di un quadro definito e cogente delle aree idonee e non idonee, recependo le volontà dei sindaci e delle comunità locali”.
“La moratoria non è efficace e determinerebbe anche incertezze tecnico giuridiche - ha osservato Stefano Baccelli (Pd) – Proponiamo una diversa parte dispositiva, che invita la giunta a procedere senza indugio all’approvazione del Paer con la definizione delle aree non idonee”.
A favore della moratoria si è dichiarato Giacomo Giannarelli (M5S). Tommaso Fattori non ha accettato la proposta di Baccelli.