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Richiesta credito imprese, in Toscana cresce del 4,2%. A Pisa del 16,5%

In un contesto macro economico caratterizzato da una contrazione complessiva di mercato e dall’introduzione di nuove norme regolamentari, l’ultimo trimestre del 2019 ha fatto registrare una flessione pari a -2,9% del numero di richieste di valutazione e rivalutazione dei crediti presentate dalle imprese italiane agli istituti di credito rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. A livello di intero anno la variazione delle richieste di credito risulta complessivamente pari a -3,4% rispetto al 2018, rafforzando ulteriormente la dinamica negativa rispetto ai primi trimestri dell’anno.
La dinamica in atto va contestualizzata rispetto allo stato di salute delle imprese italiane che, pur adottando un atteggiamento cauto in una fase caratterizzata da molteplici elementi di incertezza, vede comunque una progressiva diminuzione del numero di fallimenti, dei ritardi nei pagamenti commerciali e un miglioramento del tasso di default, che risulta in contrazione a partire dal 2014.

LA SITUAZIONE IN TOSCANA
Se da un lato la propensione delle imprese a richiedere credito per sostenere gli investimenti e l’attività corrente nell’ultimo anno ha segnato una battuta d’arresto a livello nazionale, la dinamica registrata in Toscana risulta in controtendenza, con una crescita pari a +4,2% rispetto all’anno precedente.

Considerando il volume complessivo delle richieste in termini assoluti la regione si posiziona al quinto posto nella classifica nazionale guidata dalla Lombardia.

A livello provinciale si registrano però andamenti difformi, con una crescita robusta a Pisa e a Livorno, rispettivamente pari a +16,5% e +12,4%, seguite da Siena, con +8,1%. La contrazione più marcata, invece, si rileva a Massa Carrara (-5,2%), che precede Lucca (-3,5%) e Pistoia (-1,8%).

Province Variazione % interrogazioni
(2019 su 2018)

AREZZO +0,3%
FIRENZE +3,5%
GROSSETO +6,6%
LIVORNO +12,4%
LUCCA -3,5%
MASSA-CARRARA -5,2%
PISA +16,5%
PISTOIA -1,8%
PRATO +7,2%
SIENA +8,1%
TOT. TOSCANA +4,2%
TOT. ITALIA -3,4%
Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie

Per quanto riguarda l’importo medio dei finanziamenti richiesti dalle imprese, invece, con 60.277 Euro la Toscana si colloca al di sotto della media nazionale (65.790 Euro). A livello provinciale il valore più elevato si registra a Prato, che con 73.586 Euro si colloca in 13^ posizione del ranking nazionale (era 15^ nel 2018).

Seguono a breve distanza da Livorno, che con 73.407 Euro fa un balzo in classifica passando dal 28° al 14° posto, e Lucca, con 70.450 Euro (22^ posizione). A Firenze l’importo medio si è assestato a 53.019 Euro.
“Anche l’ultimo trimestre del 2019 ha confermato il rallentamento delle richieste di credito presentate dalle imprese italiane, che ha caratterizzato l’intero anno appena concluso malgrado i tassi di interesse applicati continuino a mantenersi sui livelli molto bassi. In controtendenza rispetto alla dinamica nazionale, la Toscana ha invece fatto registrare una incoraggiante crescita - spiega Simone Capecchi, Executive Director di CRIF -. Senza dubbio il mercato del credito alle imprese sta vivendo una fase di forte cambiamento, accelerato anche dall’avvento da un lato di nuove normative e dall’altro di tecnologie innovative. In questo contesto, per le aziende di credito si presenta l’opportunità di adottare soluzioni di open banking per sviluppare nuovi prodotti e occasioni di relazione con la clientela business. Il tutto con logiche che vanno oltre la valutazione del merito creditizio e consentono di accompagnare l’impresa in tutte le fasi del rapporto: dall’aumento di fido alla proposta di servizi non bancari e a valore aggiunto”.

Fonte: Barometro Crif

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