Vibac, azienda chiede ritorno di alcuni lavoratori per la gestione delle linee produttive
(foto gonews.it)
Alcuni lavoratori della Vibac torneranno al lavoro. Una minima parte, 10 su 120, chiamati dall'azienda a conservare le linee produttive in buono stato, dato che l'inattività potrebbe danneggiarle. I sindacati hanno patteggiato chiedendo che Rsu e Rls facciano da coordinamento per l'attività. Nessun prodotto finito uscirà dall'azienda (questo il timore dei dipendenti, che venissero evasi ordini extra durante questo stato di stallo). L'accordo è stato preso seguendo la ratio di una riapertura dell'azienda, scongiurando la fine del comparto di Vinci.
Durante l'incontro di oggi alla Vibac di Vinci, il rappresentante Filctem-Cgil che sta seguendo la vertenza Giuseppe Dentato ha poi annunciato anche le prossime misure del sindacato per fare conoscere la situazione a una platea più ampia possibile. Lunedì 10 febbraio sarà infatti a L'Aquila nello stabilimento di Bazzano "per raccontare la loro lotta ai colleghi abruzzesi". Il 19 ci sarà l'incontro al Ministero dello Sviluppo Economico con i rappresentanti dell'azienda, che per la prima volta incontreranno i volti dell'Empolese che hanno dovuto gestire lo stato di crisi (ricordiamo che la messa in mobilità riguarda 120 lavoratori e la chiusura dello stabilimento di Mercatale). L'indomani, il 20 febbraio, ci sarà l'incontro con la Rsu e i lavoratori per raccontare gli esiti dell'evento.
La prossima assemblea Filctem dell'Empolese Valdelsa sarà tenuta alla Casa del Popolo di Sovigliana (Vinci), e allora saranno convocati tutti i delegati delle aziende del comparto di zona. I lavoratori hanno chiesto una trasferta a Ticineto, nella sede centrale di Alessandria della Vibac. Un'idea da non scartare, anche secondo il segretario Cgil Firenze Paola Galgani. Così come verrà affrontata l'idea di una manifestazione pubblica, all'aperto, per far conoscere al pubblico più ampio possibile questa triste faccenda.