Coronavirus, Rossi: "Nessun centro di isolamento a Prato. Chi non ha alloggio non torni"
«Noi non allestiremo strutture temporanee che risolvano problemi di domicilio per chi non ha un alloggio adeguato dentro cui auto isolarsi, come sembra ci venga richiesto dagli imprenditori cinesi di Prato che adesso annunciano di voler negare gli alloggi a chi rientrerà dalla Cina generando così situazioni di sfruttamento e illegalità in contraddizione con le leggi italiane. Le disposizioni del Ministero parlano con chiarezza di una quarantena a domicilio volontaria sotto sorveglianza attiva da parte degli operatori sanitari. Solo in casi eccezionali di condizioni igieniche ambientali, ripete ancora l’ordinanza, le aziende sanitarie hanno l’obbligo di disporre soluzioni alternative equivalenti al domicilio quanto a efficacia di isolamento e di controlli. Sentiamo dire di alcune centinaia di persone che tornerebbero senza avere domicilio e che chiedono a noi di istituire centri di isolamento. Voglio essere chiaro, invito la comunità cinese e il console a garantire che coloro che sono senza domicilio adeguato non ritornino in Toscana. La questione ha un evidente risvolto nazionale e pertanto chiederò che anche il governo intervenga nei confronti delle autorità cinesi». Lo dichiara in una nota Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana.