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Cna Empoli detta le condizioni per la fase-2 in edilizia

Nel merito del susseguirsi delle indicazioni promulgate dal governo relative alla riapertura di alcuni tipi di attività, rimane pressante il bisogno del comparto dell’edilizia di rimettersi all’opera. Di fatto tale comparto edile, delle costruzioni e soprattutto quello artigiano, si mostra particolarmente sofferente della crisi dovuta al “COVID ‐19” che sta colpendo l’economia nazionale e locale. Il settore edile, già “malato”, prima dell'inizio dell’ emergenza sanitaria, subisce ancor di più i nefasti effetti del blocco economico che ad oggi viviamo. “NON fermare le macchine e assicurare le condizioni per far ripartire il paese” é la parola d’ordine.

Di fatto CNA costruzioni, assieme alle altre associazioni della filiera delle costruzioni, invia, di concerto, un forte appello al governo affinché si presti particolare attenzione alla sopravvivenza stessa delle imprese e vengano adottati piani che interessino direttamente le opere pubbliche e promulghino forti e decisi incentivi per sostenere il mondo dell’edilizia privata.

Di seguito alcuni dei punti forti della richiesta al governo Conte:
‐ Condizioni chiare e univoche per la gestione della sicurezza cantieri, dal punto di vista delle figure tecniche professionali interessate e delle imprese appaltatrici e esecutrici coinvolte.
‐ Tempestiva iniezione di liquidità alle imprese più in difficolta anche mediante il pagamento dei crediti e eliminazione dello split‐payment
‐ “Piano Marshall” per le costruzioni con più risorse agli enti locali e rafforzamento degli incentivi per le riqualificazioni edilizie
‐ Semplificare, sburocratizzare e omogeneizzare le farraginose procedure della pubblica amministrazione

Il tutto per cercare di ridare normalità ed efficienza ad un settore che negli anni ha dovuto affrontare crisi importanti vedendo un inesorabile calo del livello di occupati e di PIL prodotto. Soprattutto, a livello locale, è doveroso rilanciare e tutelare quella impresa artigiana che spesso si configura come unica fonte di reddito di interi nuclei familiari.

E’ importante che le amministrazioni locali concentrino la loro attenzione e il loro impegno nel far partire i cantieri, appena sarà possibile, stimolando e cercando di favorire l’ormai fragile economia cittadina. Tutto ciò è possibile cercando di ridefinire le regole di assegnazione dei lavori pubblici, rendendoli più
accessibili e calibrati a misura delle piccole e medie imprese operanti nel territorio, consentendo la possibilità alle stazioni appaltanti della regione Toscana, nel caso di appalti inferiori al milione di euro, di chiamare a partecipare alle gare imprese locali fino ad un massimo del 50% del totale degli invitati.

Infine questa crisi non può essere affrontata con le modalità e la mentalità delle precedenti. Il modo in cui si disegnano e si annunciano gli interventi ha un ruolo fondamentale sulla psicologia collettiva e quindi sul modo con cui le persone vedranno il futuro e la loro voglia di ripartire. E’ importantissimo prepararsi
adesso, per quando l’emergenza sanitaria terminerà, cercando di impostare una più veloce ripartenza alleggerita da quella burocrazia che ha contraddistinto il nostro lavoro fino ad oggi.

Mi auguro che la “task force” governativa tenga conto di questo pertanto siamo aperti ad ogni confronto.

Geom. Andrea Cinquini, dirigente di CNA, membro della direzione CNA Firenze Metropolitana, consigliere delegato alla gestione del patrimonio immobiliare della Società CNA Servizi e Consulenze srl e consigliere della Società Ambiente impresa srl, appartenenti al sistema CNA Firenze Metropolitana.

Fonte: Cna Empoli

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