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Tutta Montelupo per produrre quasi 3 milioni di mascherine

Dal parroco al maresciallo: tutti all’opera per uno scopo comune: confezionare 2.788.000 mascherine in meno di un mese. Questa l’impresa per cui la cooperativa Pegaso ha praticamente coinvolto l’intera città. Una bella storia di solidarietà e lavoro ai tempi del Coronavirus che ha coinvolto praticamente tutta la comunità. Ma partiamo dall’inizio.

Protagonista di questa vicenda è la Cooperativa Pegaso, una cooperativa sociale di tipo B. Già prima dell’emergenza sanitaria aveva avuto alcuni problemi ed aveva avviato una campagna di crowdfunding.

Lo stop dovuto al Coronavirus rischiava di pesare su questa realtà attiva da 20 anni sul territorio; ma non è stato così.

La Cooperativa si è messa a disposizione per il confezionamento di 2.788.000 mascherine della Regione Toscana. Tutti i dipendenti sono stati richiamati a lavoro, con turni di 30 persone per volta.

Ben presto, tuttavia, è stato evidente che le sole forze della Cooperativa, nonostante le tantissime mascherine confezionate al giorno, non sarebbero bastate per consegnarle nei tempi previsti.

È così che è scaturita una vera e propria chiamata collettiva alle associazioni del territorio; sono stati coinvolte la Pro Loco Montelupo, l’associazione Rugby di Fibbiana, l’associazione Porte Aperte, il circolo Arci Fibbiana, l’Auser; alle quali è stato dato un contributo per l’impegno

Dipendenti della cooperativa e volontari si sono alternati a gruppi di 30 (il numero massimo di persone possibili per mantenere il distanziamento sociale) per garantire la consegna nei tempi.

Ad un centro punto l’ASP Montelupo ha dato la disponibilità ad usare il palazzetto dello sport in modo da poter coinvolgere un numero di persone maggiori.

È stato un bel gesto di sussidiarietà e solidarietà che davvero ha coinvolto tutta la cittadinanza: dal parroco al Maresciallo; dalla giunta a cittadini comuni.

«È stato incredibile riuscire ad organizzare tutto questo in pieno lockdown: quasi una città intera è stata coinvolta per raggiungere uno scopo comune: sostenere una realtà del territorio in difficoltà e le associazioni di volontariato. Tutto in un clima di gioia e festa. Davvero impensabile in tempi bui come quelli che abbiamo attraversato. Per dare l’idea voglio raccontare un aneddoto. Per organizzare il lavoro noi prevedevamo dei turni, coinvolgendo persone diverse. Ad un certo punto una signora anziana mi chiama e mi dice che vuole ritornare anche il giorno successivo in tutti i modi e che non si era divertita così da tempo insieme ai giovani.
Vorrei segnalare anche la disponibilità di alcune aziende come ad esempio la Fralex di Capraia e Limite che ci ha dato scatole e buste praticamente a costo di produzione», racconta Daniele Bertelli della cooperativa Pegaso.

In questo progetto sono stati coinvolti anche i servizi sociali, attraverso l’assessore delegato, Stefania Fontanelli e gli assistenti sociali: «Abbiamo individuato le famiglie che versano in situazioni particolarmente critiche e le abbiamo coinvolte in questa attività prevedendo per loro un piccolo rimborso che è comunque stato un ristoro in un momento di critico come quello che abbiamo appena passato».

«L’emergenza sanitaria ha inevitabilmente estremizzato caratteristiche che prima erano latenti. A volte in negativo, altre in positivo. Questo è un bell’esempio del saper fare comunità. Ciò sui cui insisto dall’inizio del mio mandato. È stato bello veder collaborare tanti cittadini per raggiungere uno scopo comune», afferma il sindaco Paolo Masetti.

Fonte: Cooperativa Sociale Pegaso

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