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Il centrodestra abbandona l'aula del Consiglio Comunale di Firenze: il Pd risponde

(foto gonews.it)

"Il PD, in evidente imbarazzo, ricorre a un escamotage per evitare la discussione degli ordini del giorno del centrodestra sulla toponomastica. Il caso Giani non può arrivare in Consiglio comunale, e così i 'democratici' mettono il bavaglio all'opposizione". Questo l'attacco dei consiglieri di Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia insieme al coordinatore del centrodestra Ubaldo Bocci.

Bussolin, Cocollini e Asciuti (Lega), Cellai (Forza Italia), Draghi (Fratelli d'Italia) e Bocci hanno abbandonato i lavori e sono usciti dall'aula dopo che una mozione d'ordine proposta dal PD aveva anticipato il voto su due delibere, spostando in coda ai lavori gli ordini del giorno, lavori la cui chiusura era fissata per le 19.

"Non c'era il tempo materiale per discutere i nostri odg, e i consiglieri PD lo sanno bene – sostengono gli esponenti del centrodestra –. Dopo l'attacco di Giani a Susanna Ceccardi meglio non parlare di donne vittime di sessismo o di una strada da intitolare a Indro Montanelli, argomenti dei nostri due atti. Uno spettacolo vergognoso, una maggioranza di sinistra impaurita e senza rispetto per la minoranza dell'assemblea".


La replica del Pd al centrodestra

Nicola Armentano, Benedetta Albanese e Letizia Perini, capogruppo e vice capogruppo Pd a Palazzo Vecchio, replicano al centrodestra.

"Tanto rumore per nulla: abbiamo ritenuto di dare priorità alla disamina e alla votazione delle delibere in programma per oggi, discutendo gli ordini del giorno a seguire. Il centrodestra coglie l’occasione per l’ennesima strumentalizzazione. La solita politica che usa questi espedienti per arrivare alla pancia dei cittadini, che per avere visibilità deve ricorrere a gesti eclatanti. Un modo di fare che non ci appartiene. Sugli atti siamo sempre pronti a confrontarci e l’avremmo fatto anche oggi se loro fossero rimasti in aula, sullo stesso tema della infatti abbiamo affrontato tutti gli atti delle forze politiche presenti in aula".

 

Fonte: Comune di Firenze - Ufficio stampa

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