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429, traffico rumoroso a Badia a Cerreto. Alcuni residenti: "Risolvere problema, altrimenti chiediamo intervento della procura"

Riceviamo e pubblichiamo una lettera di alcuni cittadini, inviata alla stampa, al presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani e agli assessori regionali Vittorio Bugli e Vincenzo Ceccarelli, in merito al traffico rumoroso per la nuova 429 nel territorio della Valdelsa Fiorentina.

"Siamo un gruppo di cittadini residenti nella Frazione Badia a Cerreto di Gambassi Terme che si rivolge nuovamente alle istituzioni preposte.

Con la progressiva uscita dal lockdown e la ripresa delle attività economiche post emergenza Covid-19, si ripropone in tutta la sua gravità l’annoso problema più volte ma inutilmente segnalato del rumore nel tratto di attraversamento nelle gallerie della variante SR 429 nel comune di Gambassi Terme, destinato ad ampliarsi ulteriormente in previsione dell’apertura dell’ultimo tratto di collegamento tra Castelfiorentino e Certaldo.

Negli anni sono stati indirizzati innumerevoli appelli e si sono tenuti numerosi incontri con i rappresentanti regionali e comunali, soprattutto in occasione delle campagne elettorali.

A fronte delle promesse di imminenti azioni finalizzate a mitigare l’impatto dell’infrastruttura a tutela del diritto alla quiete, al riposo notturno e quindi alla salute dei residenti, ad oggi non è stato fatto il minimo intervento.

Continuiamo a non capire come mai in tutti i passaggi vicino alle abitazioni degli altri comuni siano state predisposte barriere anti rumore e in questo unico tratto non si voglia fare il benché minimo intervento a tutela del diritto alle quiete e alla salute dei residenti.

In considerazione delle prossime elezioni regionali, siamo a chiedere se sia interesse di questa amministrazione risolvere un problema che ad oggi non ha trovato nessuna attenzione da parte dei professionisti delle inaugurazioni e degli incontri intercomunali.

Dopo di ché non ci rimarrà altro che rivolgersi alla candidata alla Presidenza della Regione Toscana dell’opposizione, utilizzare ogni social media disponibile e, ultimo ma non ultimo, chiedere l'intervento della Procura della Repubblica".

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