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[ Toscana ] Luoghi di ritrovo dal Risorgimento ad oggi, set di film e non solo: ecco la guida ai locali storici toscani

Set di incontri storici e di film, luoghi di ritrovo per l’élite culturale e politica dal Risorgimento a oggi, fonte di ispirazione e ristoro per attori, artisti e personaggi del jet set internazionale. Sono i 26 luoghi cult toscani inseriti nella Guida ai Locali storici d’Italia, il volume, gratuito e disponibile anche in formato app con geolocalizzazione, che segnala alberghi, ristoranti, pasticcerie-confetterie-caffè letterari e fiaschetterie con almeno 70 anni di attività. Giunta alla 44^ edizione e patrocinata dal ministero per i Beni e le attività culturali e per il turismo, la Guida (disponibile da lunedì 27 luglio) conta quest’anno ben 213 referenze in tutta Italia e trova il proprio fil-rouge nella mixology, l’arte della miscelazione, con un itinerario da Nord a Sud tra santuari del cocktail e pietre miliari dell’alchimia in bicchiere.

Per Enrico Magenes, presidente dell’Associazione Locali storici d’Italia: “La guida è un viaggio nel tempo tra le pietre miliari del turismo culturale nel nostro Paese, un tour tra i pionieri dello stile e del gusto made in Italy che raccontano, concretamente, la nostra storia”. Come l’Hotel Miramare di Castiglioncello (LI), al cui tavolo in giardino nel 1944 Churchill, i generali Marshall ed Eisenhower hanno brindato alla liberazione d’Italia, o il Ristorante Al Mangia di Siena, trasformato dall’esercito tedesco in mensa degli ufficiali e divenuto poi nel dopoguerra il simbolo della “dolce vita”. E se sulle panche del Ristorante Buca di S. Antonio di Lucca durante l’Illuminismo si leggevano opere proibite come il Decameron, l’Hotel Bernini Palace di Firenze fa da testimone alla parentesi di Firenze capitale del Regno d’Italia, quando si trasformò in Hotel Parlamento.

Tra gli aneddoti legati al buon bere, il Caffè Fiaschetteria Italiana di Montalcino (SI), creato dall’“inventore” del Brunello Ferruccio Biondi Santi, è da oltre un secolo meta per i winelover di tutto il mondo, tra cui il primo ministro canadese Jean Chrétien e il Principe Carlo d’Inghilterra. Sempre in tema di ospiti illustri, il Caffè Valiani di Pistoia può vantare tra i suoi frequentatori Verdi, Rossini, Bellini, Leoncavallo, Giordano e Puccini, che sostava anche all’Antica Locanda di Sesto a Lucca, apprezzata in tempi più recenti anche da Vittorio De Sica e Paola Borboni. Il Ristorante Albergaccio di Sant’Andrea in Percussina (FI) fu dimora di Niccolò Machiavelli, mentre proprio al Gran Caffè Giubbe Rosse nel capoluogo toscano Soffici prese qui il famoso schiaffo nel 1910 per aver stroncato, sulle pagine de La Voce, la prima mostra dei futuristi a Milano. E proprio Marinetti girò al Caffè bar ristorante La Loggia un episodio dell’introvabile film “Vita futurista”, e si rifugiò dalla folla al Caffè dei Costanti di Arezzo, che si ricorda anche per essere uno dei set del premio Oscar “La vita è bella”.

Sul fronte regionale, con 11 referenze la provincia di Firenze è quella a più alto tasso di storicità, seguita da Pisa (4), Lucca e Siena (3 per entrambe), Arezzo e Pistoia (2) e Livorno (1). Medaglia di bronzo tra le regioni d’Italia, la Toscana segue Veneto (37 locali storici) e Lombardia (34), chiudendo il podio prima di Piemonte (22), Liguria (21) e Campania (18).

 

Elenco dei Locali storici toscani recensiti dalla guida:

Firenze: Bernini Palace; Gilli; Giubbe Rosse; Harry’s Bar Firenze; La Loggia; Monna Lisa; Paszkowski; Plaza Lucchesi; Rivoire; Sabatini; Albergaccio (Sant’Andrea in Percussina)

Pisa: Royal Victoria; dell’Ussero; Relais dell'Orologio; Ristorante Poldino

Lucca: Antica Locanda di Sesto; Buca di Sant’Antonio; Erasmo (Ponte a Moriano)

Siena: Fiaschetteria Italiana (Montalcino); Caffè Poliziano (Montepulciano); Al Mangia

Pistoia: Grand Hotel & La Pace (Montecatini Terme); Caffè Valiani

Arezzo: Buca di S. Francesco; Costanti

Livorno: Miramare (Castiglioncello)

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