Ceccardi: "Crisi occupazionale in arrivo, noi saremo dalla parte delle imprese"
“La crisi economica causata dal Covid non ha fatto che peggiorare un quadro economico già stagnante, causato dall’inerzia e dagli errori commessi dalle giunte di centrosinistra. Quella che abbiamo in mente è una regione amica delle imprese, perché se le imprese sono messe in condizione di operare al meglio, assicurano anche lavoro”. Così la candidata alla presidenza della Regione Toscana, per il centrodestra, Susanna Ceccardi nel suo intervento in occasione dell’incontro con Confindustria Toscana Nord tenutosi stamani a Prato. “La disoccupazione -aggiunge Ceccardi- è un’emergenza che la Toscana affronterà nei prossimi mesi, con la previsione a fine anno di 150mila posti in meno. E il lavoro non si crea con decreti né con misure assistenziali, ma liberando le imprese dai lacci e lacciuoli della burocrazia, sostenendole nel momento del bisogno ma senza la pretesa di fare della Regione un soggetto economico, come invece intende fare il mio avversario con l’acquisizione di tutte le quote di Fidi Toscana. Un’operazione che costerebbe alle casse regionali 100 milioni di euro, che andrebbero ad aggiungersi alle perdite delle 19 società partecipate, che ammontano a oltre sette milioni all’anno, come ha messo nero su bianco ieri la Corte dei Conti. Questa gestione fallimentare necessita di un’immediata inversione di tendenza che azzeri i passivi e investa le risorse nel sostegno all’economia reale. Cosa che non ha fatto la Giunta Rossi neanche in questa difficile fase post Covid, diversamente da altre regioni, dal Veneto al Piemonte all’Emilia Romagna”.
“Per favorire la ripresa sarà inoltre necessario realizzare quelle infrastrutture attese da decenni, incagliate nei dissidi interni al centrosinistra: la nostra regione deve tornare ad essere attrattiva, ma questo non accadrà finché non avrà collegamenti degni di tale nome al suo interno e con il resto del Paese e del mondo. E l’attrattività va di pari passo con la competitività: le esorbitanti tariffe di smaltimento rifiuti allontana le imprese, quando invece potremmo adottare soluzioni, come la chiusura dei cicli dei rifiuti, in grado di diminuire i costi di gestione e produrre energia. Interventi, che saranno parte del nostro programma elettorale, in forte discontinuità -conclude Ceccardi- con una gestione del centrosinistra regionale che ha tradotto la crescita in lenta in declino veloce”.
Fonte: Ufficio Stampa