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Ballottaggio Cascina, il nuovo sindaco Betti: "Centrodestra ha pagato campagna elettorale confusa". Cosentini: "Penalizzati dalla divisione"

Michelangelo Betti

Le parole a caldo del vincitore Michelangelo Betti (qui lo speciale sul ballottaggio)

“Non era banale, quando siamo partiti dal 2016 sembrava in salita e lo è sembrata fino alle Europee dove qui da sola la Lega era arrivata al 34 %, superava il centrosinistra come coalizione fino a poco più di un anno fa. In questi mesi il lavoro che abbiamo fatto ha dato i suoi frutti, siamo partiti con una coalizione che aveva un suo programma ma siamo stati pronti con un apparentamento formale sia con le liste Cristiano Masi sia con le liste collegate a Fabio Poli e quindi il M5S. Ritengo sia stata una scelta importante che ha dato prospettive diverse a questo comune. Abbiamo dimostrato di voler fare sul serio fino in fondo anche ridefinendo le coalizioni tra primo turno e ballottaggio".

È una vittoria o una rivincita?
“Le rivincite si basano su un’idea di vendetta, noi abbiamo pensato al nostro territorio e ai bisogni dei cittadini cascinesi e ci siamo presentati con un programma in tutte le frazioni. La campagna 'anti' l’ha sempre fatta qualcun altro, soprattutto negli ultimi giorni. Probabilmente il centrodestra ha pagato anche una campagna elettorale un po’ confusa in cui inizialmente ha cercato di proporsi come fronte più moderato rispetto a quattro anni fa, per poi negli ultimi giorni ritrovare la radicalità di 4 anni fa. Probabilmente dal punto di vista della campagna elettorale e anche in base ai risultati amministrativi non c’è stata una chiave di lettura chiara e l’hanno pagato”.

Cascina modello politico per il centrosinistra insieme ai grillini?
“Noi qui siamo partiti da un confronto sul programma, penso che questo possa avvenire a tutti i livelli, penso sia possibile stringere alleanze e lavorare insieme per i bisogni dei cittadini”.

Alleanze che hanno creato fibrillazione anche in Italia Viva…
“Quando si cambia, si cerca di fare qualcosa di nuovo è normale che ci siano un po’ di fibrillazioni, alla fine a volte nelle famiglie si litiga per scegliere una macchina se si pensa al futuro - quindi Cinque Stelle-Pd può essere una famiglia? - vediamo, intanto lavoriamo per il territorio, il futuro vogliamo scriverlo insieme vediamo di riuscirci”.

A chi dedica la vittoria?

“Veniamo da anni di liberismo, anni in cui c’è stato un po’ il mito dell’uomo e donna sola al comando. Questo risultato si è reso possibile grazie a una grande comunità politica che ha lavorato tutta insieme. Quando siamo partiti a febbraio non pensavo di avere così tanti giovani e meno giovani al mio fianco. Alla fine della campagna elettorale credo di aver fatto almeno 250 iniziative ma non è misurabile l’impegno messo da chi si è candidato al consiglio comunale, dalle forze della coalizione, in quest’ultima fase le altre forze politiche che si sono unite, per cui se si deve pensare ad una dedica va a quella comunità politica che si è ritrovata lavorando insieme per un obiettivo e di questi tempi non è banale”.

Le parole dello sconfitto Leonardo Cosentini

“Secondo me la penalizzazione è stata legata al fatto che noi ci siamo presentati divisi al primo turno e questa sicuramente non è una situazione che giova. Sommando i nostri voti del centrodestra con quelli della lista civica di Dario Rollo saremmo partiti al primo turno con oltre 9mila voti, probabilmente sarebbe stata una partita diversa. L’autocritica ci deve essere sempre, è anche una questione di serietà, sicuramente analizzeremo il voto nel dettaglio ma probabilmente abbiamo compiuto tanti errori, anche io sicuramente ne ho compiuti tanti in buona fede. Cerchiamo di ripartire da qui e da questo risultato costruire nuovamente un'alternativa. Sarò in consiglio comunale, i cittadini mi hanno votato anche per questo. Se non sono il sindaco di questa città resto comunque all’opposizione”.

Margherita Cecchin

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