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Nuova luce per la Torre dell'Orologio di Vicopisano, restauro tramite donazioni: via alle visite

torre vicopisano

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Un pomeriggio nel medioevo, tra ripide scalinate in legno e un percorso che si sviluppa in altezza fino a giungere ad un panorama mozzafiato. È ciò che offre la Torre dell’Orologio, collocata nel mezzo del paese di Vicopisano in via Lante, che scorge con i suoi 27 metri dai tetti delle case che la abbracciano.

Si tratta di un debutto per la Torre, visitabile su prenotazione da domenica 11 ottobre, grazie ad un restauro composto di molti contributi e donazioni. Merito infatti della campagna crowfunding Art Bonus del MiBACT, che mediante credito d’imposta per le erogazioni liberali a sostegno della cultura e dello spettacolo sostiene il patrimonio culturale, la struttura ha potuto ritrovare sicurezza e offrire la sua bellezza a chiunque voglia accedervi, insieme al progetto 'Adotta uno scalino'. Presentata giovedì 8 ottobre, alla conferenza stampa erano presenti il sindaco Matteo Ferrucci, Fabiola Franchi assessore al turismo e al patrimonio culturale, Elena Pardini consigliera alla cultura, Simona Morani responsabile dell’ufficio cultura e turismo del Comune di Vicopisano, l’architetto Michela Pecenco e la Società Capitolium.

Sulla facciata in pietra la Torre oggi ospita, si capisce dal nome, un orologio alimentato ancora dai meccanismi del XVIII secolo circa collegati alle campane all’ultimo piano, che suonano al rinnovarsi delle ore. Ma non è sempre stato così. La struttura originaria risale al XII secolo e, probabilmente, fu costruita con la funzione di controllo sulla città e dell’antico castello di Vico, vicino alla zona del Palazzo Pretorio. È anche la tecnica muraria che aiuta a collocare cronologicamente la costruzione della Torre, realizzata in verrucano tranne alcuni interventi a partire dal XVI secolo quando fu aggiunto il tetto a quattro spioventi che oggi accoglie, sotto la sua protezione, le tre grandi campane.

torre vicopisano

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Stretta e vertiginosa con una base di 25 mq lordi circa e un’altezza di 27 metri, il percorso dentro la Torre è un po’ un’avventura che resta comunque adatta a tutti. Si accede da una graziosa porta con arco a sesto acuto, nella quale qualcuno dovrà abbassarsi e continuare così nel percorso. Cinque piani separano dalla terrazza il visitatore e, per arrivarvi, bisogna salire delle scale in legno e passare sopra dei pavimenti, sempre composti da tavole. Ad ogni livello un'uscita stretta conduce al piano successivo e così via, dal buio alla luce, dalla ripidità delle scale fino alla stabilità del nuovo solaio ligneo. La porta non è l’unica apertura sulla facciata perché subito sopra si trova un’altra forma identica ritagliata nelle pietre che un tempo garantiva l’accesso allo sporto, una balconata coperta in legno, sorretta da mensole con decorazioni scolpite. Salendo ancora con gli occhi si notano dei supporti in pietra che servivano a sorreggere la tettoia. Tornando all’interno e alla scalata verso la luce, le scale si possono affrontare grazie all’aiuto dei corrimano in ferro con semplicità. Infine un’altra, ultima, apertura che somiglia ad un lucernario permette di accedere al piano finale, sotto il tetto e in compagnia delle campane. Spostandosi lungo il perimetro della terrazza si può godere della vista panoramica sulla città di Vicopisano, vedere tutte le torri principali della città compresa la Rocca del Brunelleschi, il profilo di Palazzo Pretorio e le bellezze dei territori circostanti, fino ai monti pisani.

Torre Vicopisano, il restauro

'È l’ora di riaprirla'. Con questo gioco di parole che rimanda sia all’orologio che alla volontà di rendere accessibile il luogo è cominciato, su iniziativa del Comune di Vicopisano, il percorso di restauro che come anticipato è avvenuto tramite la campagna crowfunding Art Bonus, con il fondamentale contributo della Fondazione Pisa. In molti hanno partecipato tra cittadini, imprenditori, professionisti, aziende e banche, tramite anche la formula ‘Adotta uno scalino’. Come spiegato dall’assessore Fabiola Franchi “è un progetto pensato dall’amministrazione comunale che consiste nel far adottare gli scalini magari per ricordare una persona a loro cara o un nuovo nato”. La Torre è diventata così non solo un luogo storico e culturale accessibile ma un patrimonio condiviso, appartenente un po’ a tutti questi donatori, che sostenendo la sua ripresa sono ancora più affezionati alla struttura.

torre vicopisano

Interno

L’intervento di restauro sulla Torre dell’Orologio ha reso possibile arrivare fino in vetta in condizioni di sicurezza. È stata evitata il più possibile la sostituzione di pezzi originali, consolidando gli elementi strutturali. Dopo ispezioni per valutare lo stato di degrado sugli elementi lignei questi ultimi sono stati conservati, ad esempio i solai in tavolato in legno, puliti e trattati così come i pavimenti in cotto. Tutti gli elementi aggiuntivi, come ausili di sicurezza sulle scale, sono in acciaio tinteggiato nella colorazione naturale del legno, così da mimetizzarsi con l’ambiente medievale. Stesse soluzioni sono state adottate anche per gli apparecchi Led installati ad ogni piano. Infine sono state ripristinate le aperture del prospetto principale, coperte tramite rete metallizzata a tela per proteggere gli interni da volatili e agenti atmosferici.

I lavori e la messa in sicurezza della Torre sono stati seguiti dalla progettista e architetto Michela Pecenco, dell’ufficio tecnico del Comune e, a seguito di bando, adesso la struttura sarà gestita dalla Società Cooperativa Capitolium.

Torre Vicopisano, l'inaugurazione e il via alle visite

L'inaugurazione ufficiale si terrà sabato 10 ottobre alle 11.30 e coloro che hanno partecipato alla campagna di crowdfunding avranno la possibilità di salire per primi sulla Torre. All’evento, riservato ai donatori per ragioni di contingentamento posti conseguente alla normativa antiCovid, sarà presente anche il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.

Da domenica 11 la Torre sarà aperta alle visite guidate su prenotazione (obbligatoria), contattando direttamente la Società Cooperativa Capitolium (che in seguito a bando gestirà la Torre) sul sito: www.coopcapitolium.it.

La struttura poi sarà aperta da ottobre ad aprile il venerdì, il sabato e la domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 17.00 (e da maggio a settembre negli stessi giorni dalle 9.30 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.30). Per informazioni: info@coopcapitolium.it.

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Margherita Cecchin

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