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Ambulanze in fila a Cisanello, le foto shock della seconda ondata di coronavirus

(foto Misericordie Pisane su Facebook)

 

Una fila di ambulanze in attesa davanti all’ingresso Covid dell’ospedale Cisanello di Pisa. Un’immagine scattata nelle ultime ore che non può che evocare gli incubi della notte del 18 e 19 marzo, quando a rimanere in fila erano invece i camion dell’esercito italiano trasportavano le bare dei morti per Covid a Bergamo.

Quelle foto divennero il simbolo di una tragedia, quelle di oggi sembrano invece un grido di allarme: tra i dcpm, le diatribe tra esperti, le manifestazioni di piazza e i rimpalli di responsabilità, il virus sta tornando a riempire le terapie intensive e sovraccaricare il sistema sanitario.

Le foto di Cisanello descrivono almeno 5 mezzi con altrettanti pazienti a bordo in attesa di essere ricoverati in ospedale. La situazione in effetti sembra essere complicata: da giorni si sta registrando un forte aumento dei ricoverati, sia a Cisanello che al vicino Santa Chiara. Preoccupa il Pisano: l’ultimo bollettino parla di 4564 contagiati, le metà di quelli del Fiorentino, ma con una popolazione molto inferiore.

Le immagini di Cisanello stanno velocemente facendo il giro dei social network e sono diventate virali in poche ore. Eppure le reazioni sono molto diverse: mentre c’è chi invoca la responsabilità e il buon senso per arginare l’epidemia, non manca chi grida all’allarmismo ingiustificato o addirittura alla ‘messa in scena’. Un botta e risposta che sta animando i social network e che è specchio del clima di rottura che si respira nelle ultime settimane in tutto il paese.

Così raccontano la vicenda le Misericordie Pisane, che hanno scattato la foto nella serata del 27 ottobre.

- Queste immagini sono di qualche ora fa, le ambulanze In coda per scaricare i pazienti potenzialmente COVID al reparto dedicato dell’ospedale di Cisanello
- Alcuni mezzi arrivati alle 16 si sono liberati dopo le 20 con pazienti a bordo ed equipaggi costretti a stare con le tute e mascherine per ore ed ore
- Dobbiamo tutti renderci conto che siamo nuovamente in piena fase emergenziale e che se non rispettiamo le regole ci troveremo in serie difficoltà. Solo con la collaborazione di tutti potremo uscirne fuori
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