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Progetto Attack, 10 milioni dall'Europa. Tra i coordinatori Baldari dell'UniSi

Si chiama "ATTACK", acronimo di "Analysis of the T cell’s Tactical Arsenal for Cancer Killing", il progetto di ricerca a cui partecipa l'Università di Siena finanziato per 10 milioni di euro dallo European Research Council nell'ambito dei Synergy Grants.

La professoressa Cosima Baldari, docente ordinario di Biologia molecolare del dipartimento di Scienze della vita dell'Ateneo senese, coordinerà la ricerca insieme ai colleghi Jens Rettig (Saarland University, Homburg, Germany), Michael Dustin (University of Oxford, United Kingdom) e Salvatore Valitutti (INSERM, CRCT-IUCT, Toulouse, France).

"E' un importante risultato per tutto l'Ateneo che ci rende molto orgogliosi" - dice il rettore Francesco Frati. "I Synergy Grants sono finanziamenti straordinariamente competitivi che premiano idee di ricerca estremamente innovative. Sono soltanto due, infatti, le altre università italiane che insieme alla nostra sono state premiate dal finanziamento”.

Obiettivo del progetto, della durata di sei anni, sarà esplorare più a fondo il meccanismo citotossico delle cellule T nel trattamento dei tumori, per rendere possibili delle cure efficaci e accessibili. Al team senese andranno 2.340.000 euro.

"Negli ultimi anni - spiega la professoressa Baldari - il successo dell'immunoterapia nella cura dei tumori ha attirato l'attenzione dei ricercatori sul ruolo delle cellule T citotossiche, che ci proteggono uccidendo le cellule infette e cancerose. Tuttavia i costi elevati, la dipendenza dall'integrità del sistema immunitario del paziente e la resistenza delle cellule tumorali al trattamento costituiscono ancora delle importanti limitazioni agli approcci immunoterapici attuali. Unendo le competenze e le scoperte preliminari dei gruppi partner del progetto, lavoreremo per sviluppare delle particelle di attacco supramolecolari (SMAP), un nuovo tipo di arma biologica rilasciata dalle cellule T citotossiche, con la capacità di uccidere le cellule tumorali".

Il team di ricerca dell'Università di Siena, nello specifico, si occuperà di studiare i meccanismi di produzione di queste particelle. I ricercatori prevedono anche altre applicazioni interessanti della ricerca, ad esempio nell'ambito della medicina rigenerativa.

L’European Research Council ha selezionato 34 progetti di ricerca tra i 440 candidati, per un totale di 350 milioni finanziati. I progetti selezionati coinvolgono 116 ricercatori, al lavoro in 86 università e centri di ricerca di 22 diversi paesi.

Fonte: Università di Siena - ufficio stampa

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