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San Michele in Borgo, accordo 'storico' a Pisa

Si è conclusa la controversia tra Comune di Pisa e parrocchia di San Michele in Borgo per la titolarità e utilizzo delle proprietà sul retro della chiesa omonima. Questo pomeriggio, in palazzo Gambacorti, è avvenuta la firma congiunta dell’atto di conciliazione, alla presenza del sindaco di Pisa, Michele Conti, e dell’arcivescovo di Pisa, monsignor Giovanni Paolo Benotto.

«Quella di oggi - commenta il sindaco Michele Conti - è una firma storica che pone fine a una vicenda che trae origini nel nostro dopoguerra, nella successiva ricostruzione della città e proseguita, poi, negli anni ’80 con l’opera incompiuta della Mattonaia. Finalmente, abbiamo posto uno spartiacque importante a una serie di contenziosi nati nel tempo con la parrocchia e che oggi la nostra Amministrazione è stata in grado di chiudere una volta per tutte».

«È senz’altro una grande soddisfazione aver definito una vertenza che risale a molti anni addietro – dice la vicesindaco con delega al patrimonio Raffaella Bonsangue - e che ha impedito anche la risoluzione di altre questioni che riguardano l’intera area. Una soddisfazione che mi sento di poter dire reciproca. Ringrazio gli uffici che hanno lavorato in modo puntuale e con impegno perché c’erano da ricostruire diverse vicende e non tutte avevano corrispondenza precisa e documentata. Ma quando si vuole si può e, finalmente, siamo riusciti ad arrivare a definire un accordo storico».

La vicenda risale ai decenni scorsi. Il Comune, in attuazione del piano di ricostruzione della città, nei primi anni Settanta acquistò i diritti dei precedenti proprietari degli immobili che erano andati quasi totalmente distrutti dagli eventi bellici della Seconda guerra mondiale, ricostituendo le proprietà comunali e quelle pervenute dallo scioglimento di altri enti pubblici oltre a gran parte del patrimonio immobiliare rappresentato dall’isolato compreso fra le vie Vernagalli, degli Orafi e S. Orsola e confinante per il lato ovest con la chiesa di San Michele in Borgo. Non sarebbe stato definito, invece, l’acquisto dei diritti sui beni afferenti alla proprietà della parrocchia, rimasta titolare degli stessi. Poi, nei successivi anni Ottanta, venne costruita dal Comune l’attuale complesso de La Mattonaia, ancora oggi da ultimare e inserito nel piano delle dismissioni approvato dal Consiglio Comunale. Era pertanto necessario definire i rapporti patrimoniali tra i due enti.

Dopo diverse interlocuzioni, e con il contributo dell’Organismo di Conciliazione di Pisa, è stato deciso di procedere con il rispettivo riconoscimento dei diritti maturati per usucapione, compresa la servitù di passo pedonale a favore della parrocchia di San Michele in Borgo su alcune aree di proprietà comunale.

Fonte: Comune di Pisa - Ufficio stampa

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