Fieristi e ambulanti dei mercati turistici, arriva il bonus dalla Regione
Non solo pubblici esercizi. La Regione Toscana ha previsto un bonus anche gli operatori del commercio su area pubblica più colpite dalla crisi da Covid, ovvero fieristi e ambulanti dei mercati turistici, che operano in particolare nei centri storici e operatori degli spettacoli viaggianti. Lo anticipano le associazioni di categoria del settore Fiva-Confcommercio Toscana e Anva-Confesercenti Toscana.
“Stiamo ancora aspettando l’annuncio ufficiale e la pubblicazione del bando che ne stabilirà le modalità di erogazione, ma ormai è certo lo stanziamento di 2 milioni di euro da parte della Regione per finanziare questo contributo a fondo perduto, che arriverà fino a 1.500 euro per impresa”, annunciano in una nota congiunta Anva-Confesercenti e Fiva-Confcommercio Toscana.
“Tutto il commercio su area pubblica ha risentito della crisi e delle forti limitazioni che sono state imposte ai mercati, ad esempio con la chiusura dei banchi non alimentari in area rossa. Ma agli ambulanti che lavoravano quasi esclusivamente con le fiere o con i mercati turistici e agli spettacoli viaggianti è andata molto peggio, con perdite di fatturato che arrivano fino al 100%”, dichiarano da Fiva Confcommercio e Anva Confercenti Toscana. “I motivi? Le fiere sono state completamente annullate dalle misure di sicurezza anticontagio così come per gli spettacoli viaggianti, mentre la mancanza di turisti ha fatto precipitare i mercati di gadget e souvenir nei centri storici come Firenze o Pisa.
L’uscita del bando è attesa dopo l'Epifania. “Le imprese dovrebbero essere ammesse al beneficio sulla base del maggior decremento di fatturato rispetto al 2019. Un decremento che dovrà comunque risultare superiore al 40 per cento. Obbligatoria per accedere al contributo sarà la regolarità del Durc”.
“Non basteranno certo i soldi del bonus a recuperare quanto perduto, ma è pur sempre un segnale di attenzione che ci fa sentire meno soli e di cui ringraziamo la Regione Toscana”, concludono le associazioni di categorie nella nota congiunta.
Fonte: Confcommercio Toscana