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Alla Rsa Chiarugi la prima 'stanza degli abbracci' dell’Empolese Valdelsa

Con l’arrivo del Covid-19, e l’esplosione della pandemia, la vita nelle RSA è radicalmente cambiata. Anche nel Centro Residenziale Vincenzo Chiarugi della Misericordia di Empoli, per contrastare il virus e tutelare il personale e gli ospiti, sono state adottate strettissime misure di sicurezza: tra queste, il necessario “distanziamento sociale”, sia fra chi lavora e vive nella struttura, sia tra quest’ultimi e i loro familiari, parenti ed amici.

Questa mancanza di relazione è stata compensata con un lavoro di cura e assistenza ancora più intenso, e a “misura familiare”, da parte degli operatori, e con l’organizzazione di un servizio di videochiamate costante tra gli anziani e i propri cari. Adesso per poter colmare la distanza arriva la “stanza degli abbracci”, realizzata ad hoc per permettere l’incontro tra gli ospiti della RSA e i loro parenti in tutta sicurezza, attraverso un divisorio di plexiglass, dotato di specifici manicotti fissi in cui infilare le braccia, dopo aver indossato dei guanti monouso, per stringersi o per scambiarsi carezze.

“In questi mesi abbiamo lavorato duramente ogni giorno per assicurare ai nostri ospiti tutte le attenzioni necessarie perché potessero vivere con serenità questo periodo non facile. La lontanza dai propri cari rappresenta tuttavia motivo di sofferenza e un importante fattore di rischio negli anziani – precisa la Direttrice della ‘Vincenzo Chiarugi’ Mariella Bulleri - e appena la Regione Toscana ha deliberato la possibilità per le RSA di allestire le “stanze degli abbracci”, ci siamo messi all’opera.

La nostra ‘stanza’ è stata preparata con cura senza tralasciare nessun dettaglio che potesse garantire sicurezza a coloro che ne faranno uso, ma che desse anche una sensazione di calore, accoglienza e familiarità. Abbiamo voluto creare un ambiente dove i nostri ospiti e i loro cari potessero stare bene e ritrovare la serenità insieme, un luogo di incontro che garantisse il necessario bilanciamento tra le esigenze di tutela contro il virus e l'attenzione alla qualità della vita della persona.”

Tavolini con piante, un pianoforte, un paravento colorato, libri e soprammobili colorati decorano la stanza della Chiarugi, in cui una parete trasparente, con un microfono, permette ad anziani e familiari di parlare e sentirsi in modo chiaro, impedendo al tempo stesso il passaggio del droplet, la gocciolina respiratoria che può contenere dei microrganismi patogeni come il Sars-Cov-2. I guanti, fissati alla parete, consentono invece di ritrovare il contatto, le carezze e la tenerezza.

“Con la stanza degli abbracci abbiamo voluto dare risposta alle necessità emotive e psicologiche dei nostri ospiti – continua la Direttrice Bulleri – e siamo felici di poter offrire loro questa possibilità di incontro con i loro familiari.”

Prima RSA della zona dell’Empolese-Valdelsa ad aver allestito la “stanza degli abbracci”, la ‘Vincenzo Chiarugi’ si occuperà di organizzare e programmare gli incontri, che saranno sempre seguiti con l’accompagnamento di un operatore, a disposizione per qualsiasi necessità.

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