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Attacchi al Pd, Nardini: "Smettere di strumentalizzare la parità di genere"

Alessandra Nardini (Foto gonews.it)

"In questi giorni stiamo assistendo a numerosi attacchi strumentali verso il segretario Nicola Zingaretti e la maggioranza che lo sostiene".

A dichiararlo è Alessandra Nardini, esponente della direzione nazionale e dell'assemblea nazionale del PD e assessora regionale della Toscana, che prosegue: "Rientrano in questo quadro anche gli attacchi ad Andrea Orlando, che non fa il ministro in rappresentanza di una corrente, ma come vicesegretario rappresenta con forza tutto il partito in un ministero importantissimo per la sinistra come quello del lavoro e delle politiche sociali.

Proprio per questo la sua presenza in un Governo con queste caratteristiche, come ha detto Zingaretti, aiuta il PD.

Ecco perché - continua Nardini - è profondamente fuori luogo la richiesta di dimissioni da vicesegretario avanzata da alcuni, una richiesta utile solo al posizionamento correntizio interno che rischia persino di indebolire il nostro ruolo nel Governo, scaricandovi le tensioni di partito.

Si smetta anche di strumentalizzare il tema vero della parità di genere. È una questione che esiste in tutti gli ambiti inclusa la politica, all'interno delle istituzioni e nel PD, quindi è giusto e doveroso che se ne discuta e che il nostro partito continui, con ancora più forza, la battaglia per la piena parità.

Appare però evidente che stiamo assistendo, da parte di alcune e alcuni, a un uso strumentale di questo tema.

Perché, anziché sulla possibilità di ripristinare una doppia vicesegreteria con una donna, in aggiunta alle cariche di presidente e vicepresidenti del partito già ricoperte da tre donne, la discussione si sta concentrando sul rimuovere Orlando?!

Il tema della parità di genere non può essere svilito in questo modo.

Aggiungo, e concludo, che su questo non sono credibili le critiche di chi, in passato, ha accettato silenziosamente pluricandidature di donne costruite ad hoc per fare eleggere più uomini o iniziative imbarazzanti come il dipartimento mamme. Io ho lottato allora, e continuo a farlo, per un PD femminista, ma non si può concepire il femminismo a correnti alternate".

Fonte: Ufficio stampa

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