gonews.it

Restyling di primavera al Parco dei Mulini a Bagno Vignoni

manutenzione bagno vignoni

Il via dei lavori il 6 aprile. La conclusione prevista entro il 31 maggio

Manutenzione Bagno Vignoni: prenderanno il via martedì 6 aprile, per concludersi entro il 31 maggio, i lavori di messa in sicurezza e manutenzione straordinaria dell’area del Parco dei Mulini a Bagno Vignoni (Siena).

I lavori, che si articolano in due stralci funzionali, interesseranno per un importo di oltre 36mila euro, il rifacimento dei percorsi pedonali con sistemazioni delle scalinate, la posa di nuovi tratti di balaustre e ringhiere in ferro, nuovi cancelli in sostituzione di quelli esistenti. Saranno inoltre realizzati interventi sull’illuminazione, con ripristini dell'impianto e inserimento di corpi illuminanti a led che consentiranno visite anche nei momenti di minor illuminazione naturale.

"Si tratta di un intervento di cui il Parco dei Mulini aveva estremamente bisogno, che darà una nuova vita ad un’area di pregio paesaggistico e naturalistico assoluto – spiega l’assessore al turismo Marco Bartoli - Con questo intervento di messa in sicurezza vengono poste le basi per una nuova ripartenza del turismo, considerata l’importanza del polo molitorio di archeologia industriale, che consentirà lo svolgimento di visite guidate in sicurezza e, quando sarà finalmente il momento della piena ripresa delle attività didattiche, potrà tornare ad essere anche un importante luogo di visita per il turismo didattico".

Da Bagno Vignoni si affacciano sul panorama della Val d’Orcia le vasche romane e il Parco dei Mulini. Il parco dei Mulini è un sistema costituito da quattro mulini ipogei, nei quali si macinava il grano di gran parte della Val d’Orcia. Attraverso un sistema di gorelli e vasche di accumulo, si sfruttava la ricchezza di acqua termale con un duplice scopo: quello terapeutico, soprattutto per la cura delle ossa e delle articolazioni, e quello energetico, per muovere le pesanti macine dei mulini. Un modello di corretto utilizzo della risorsa, da cui si dovrebbe trarre esempio ancora oggi.

Fonte: Comune di San Quirico d'Orcia

Exit mobile version