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Arrestato ufficiale giudiziario pubblico a Pisa, segnò false trasferte per 26mila euro

Arrestato dipendente pubblico a Pisa. Questa mattina la Polizia di Stato di Pisa ha dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un funzionario pubblico di Pisa. Le indagini, nate a seguito di un'attività di whistleblowing interna all'ufficio dove il funzionario lavora, coordinate dalla Procura della Repubblica di Pisa, hanno consentito di accertare che il dipendente avrebbe simulato false trasferte per garantirsi maggiori indennità in busta paga, percependo un ingiustificato profitto pari a circa 26.000 euro.

All’indagato è stato notificato anche un decreto di sequestro per i 26.000 euro ritenuti rubati.

L'uomo, accusato di truffa aggravata ai danni dello Stato, falsità in atto pubblico e sostituzione di persona è stato raggiunto questa mattina dagli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Pisa sul luogo di lavoro, dove è stato tratto in arresto.


Un ufficiale giudiziario del ministero della Giustizia, che ricopre l'incarico presso l’ufficio notifiche del Tribunale di Pisa, è stato arrestato per  truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atto pubblico e sostituzione di persona.

Le 'soffiate' erano partite a ottobre 2020 da alcuni dipendenti e colleghi del funzionario che avevano riscontrato alcune anomalie. Durante alcune procedure di sfratto, che prevedono l'arrivo dei funzionari attivati dall'avvocato per eseguire i provvedimenti, i dipendenti si erano accorti che le indennità supplementari erano in sovrappiù rispetto agli interventi fatti. C'erano anche 'fascicoli anomali' con presente lo stesso ufficiale giudiziario.

Sono stati ascoltati diversi avvocati ed è stato riscontrato l'impianto accusatorio. Dal 2014 al 2021 oltre 26mila euro di trasferte erano state incassate dal funzionario, che produceva atti falsi ma non solo. Durante la pandemia però le trasferte erano state limitate e si procedeva tramite telefonata. In quel caso il funzionario si fingeva il legale di una procedura esecutiva, contattando i colleghi del centralino dell'ufficio per prenotare un interveno dell'ufficiale, così da avere la trasferta. I tabulati telefonici hanno confermato che le chiamate provenivano da un numero secondario intestato all'arrestato.

Il dipendente pubblico, che riveste l’incarico di ufficiale giudiziario presso l’ufficio notifiche del Tribunale di Pisa, è stato raggiunto dagli uomini della Squadra Mobile di Pisa, diretta dal vice questore aggiunto Fabrizio Valerio Nocita e dalla sezione di polizia giudiziaria presso la Procura di Pisa sul luogo di lavoro, dove gli è stato notificato l’atto emesso dal Gip presso il Tribunale di Pisa e dove ha avuto luogo una perquisizione.

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