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Esplosione nel Chianti, crolla una casa: morte 3 persone

Un'abitazione di due piani è crollata a Greve in Chianti e si cercano tre persone, disperse sotto le macerie. Il fatto è avvenuto nella piccola frazione di Borgo di Dudda alle prime ore di oggi, giovedì 20 maggio.

Sono in totale 3 le vittime.

Stando a una prima ricostruzione, dapprima sarebbe scoppiato un incendio nella casa. In seguito si sarebbe sentita una forte esplosione e lo stabile sarebbe crollato.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Firenze sia per estinguere le fiamme, sia per cercare le tre persone sotto le macerie. Presenti anche i carabinieri e i soccorsi, oltre al sindaco grevigiano Paolo Sottani.

Le persone in questione non sarebbero residenti a Borgo di Dudda. Sarebbero state avvertite di un forte odore di gas proveniente dalla casa e, per questo, si sarebbero recate sul posto. Si tratterebbe di una coppia e dell'ex marito della donna.

Aggiornamento ore 12: trovato morto un 64enne

Un uomo è stato trovato senza vita sotto le macerie. Si tratta di un 64enne residente a Prato, Giancarlo Bernardini. I vigili del fuoco stanno continuando a scavare nelle macerie alla ricerca della ex compagna 59enne e del marito di lei, anche lui pratese 59enne.

Secondo quanto emerso, la coppia aveva acquistato da poco la casa, dove intendeva passare del tempo dopo il pensionamento.

Aggiornamento ore 16: trovato morto anche l'altro uomo

Il 59enne pratese Fabio Gandi, nuovo compagno della 59enne, è stato rinvenuto cadavere sotto le macerie dell'appartamento di Borgo di Dudda. Lo confermano i carabinieri. Il bilancio delle vittime sale a quota 2.

Aggiornamento ore 19: la fuga di gas forse originata dall'appartamento di sotto

La fuga di gpl che questa mattina avrebbe provocato l’esplosione della villetta potrebbe aver avuto origine dall’appartamento situato al piano inferiore rispetto a quello di proprietà della coppia pratese. La villa era composta da sue appartamenti: uno al piano terra – e al momento non abitato in maniera stabile - e una al primo piano, ossia l’abitazione di proprietà della coppia dallo scorso aprile.

Secondo i carabinieri, il gpl sarebbe fuoriuscito dall'impianto installato nell'abitazione al piano terra, ipotesi suffragata anche dai resoconti dei parenti dei due pratesi: la casa, hanno riferito, era stata appena acquistata ed era ancora sprovvista di l'impianto a gas ed era dotata solo di un fornello elettrico.

Nel ricostruire i drammatici momenti che hanno preceduto l’esplosione, gli investigatori hanno stabilito che i due 59enni erano andati nell’abitazione da Burgo di Dudda per montare delle tende – e non perché erano stati allertati di un forte odore di gas proveniente dall’appartamento dai residenti in zona, come all’inizio si pensava – e avevano chiesto aiuto all’ex marito della donna, che li ha accompagnati. Pochi istanti dopo l’ingresso dei tre nell’appartamento, la terribile deflagrazione che ha ucciso Giancarlo Bernardini e Fabio Gandi, probabilmente causata dall'accensione di un interruttore della luce nell’abitazione piena di gas. Intanto, proseguono le ricerche della donna, condotte anche con l’utilizzo delle unità cinofile.

Aggiornamento ore 23: trovato il cadavere della donna

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