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Keu, nell'Usciana "nessun rischio". Toti: "Terreni della criminalità organizzata non più edificabili"

Il comune di Castelfranco di Sotto ha richiesto ad Arpat nuovi controlli sull'Usciana: dal campionamento non rilevate soglie preoccupanti. Il sindaco Toti interviene sulle infiltrazioni mafiose

Canale Usciana, Castelfranco di Sotto (foto gonews.it)

Le acque del torrente Usciana, corpo idrico che riceve lo scarico finale del depuratore Aquarno e che in regime di magra costituisce quasi l’intera portata del canale, sono state analizzate da ARPAT e non è stata rilevata una quantità di metalli preoccupante. Nella relazione finale "si osserva una generale assenza delle sostanze ambientalmente più impattanti". Le sostanze di cui è stata registrata la presenza (in una quantità contenuta) non risultano comunque derivare dagli attuali scarichi del depuratore Aquarno che, secondo l’analisi, non risulta essere "una significativa sorgente di contaminazione". Le valutazioni fatte da ARPAT (Qui il dettaglio) fotografano uno stato qualitativo frutto di un lungo periodo di alterazioni indotte dai vari contributi quali scarichi diretti, apporti di acque dilavanti, ricadute atmosferiche, che caratterizzano un'area ad elevata presenza di attività antropiche.

Questa mattina è stato presentato l'esito delle analisi alla stampa dal Comune di Castelfranco di Sotto, da cui è partita la richiesta ad Arpat per il nuovo campionamento. L'incontro si è tenuto proprio lungo il Canale, dove il sindaco Gabriele Toti e l'assessore all'ambiente Federico Grossi hanno spiegato i risultati delle analisi.

La richiesta di campionamento è stata avanzata dall'amministrazione in seguito alle vicende legate all'inchiesta Keu, l'indagine della Dda di Firenze sullo smaltimento illecito dei rifiuti conciari. Partita nel maggio 2021, si richiedevano campionamenti di sedimenti nelle acque superficiali lungo l'Usciana immediatamente a valle dell'impianto Aquarno. L'istanza del Comune partì dopo le richieste della commissione consiliare "Ambiente & Territorio" dello stesso Comune, sia per dare una risposta alle sollecitazioni ricevute da parte dei cittadini residenti.

I campionamenti di Arpat si sono svolti tra maggio e giugno: il primo punto a monte dell'impianto di depurazione Aquarno (a Santa Croce sull’Arno) e gli altri punti distribuiti a valle dello scarico lungo tutto il corso del canale Usciana a Castelfranco, Staffoli, Santa Maria a Monte fino a Montecalvoli alla cateratta finale prima dell'immissione nel fiume Arno.

Mappa Campionamenti

Esito delle analisi

"Sulla base dei risultati del campionamento effettuato si può concludere che lo stato qualitativo della matrice sedimenti nel canale Usciana risulta impattato dalle attività antropologiche presenti e passate, senza però identificare nello scarico attuale del depuratore Aquarno una significativa sorgente di contaminazione". Qui la valutazione completa Arpat.

Toti e Grossi: "Il nostro territorio non è contaminato"

Federico Grossi, assessore all'ambiente e Gabriele Toti, sindaco di Castelfranco di Sotto (foto gonews.it)

"L’esito delle analisi compiute da ARPAT è un passaggio importante, volto a rassicurare le persone sullo stato reale dell’Usciana – hanno commentato il sindaco Gabriele Toti e l’assessore all’Ambiente Federico Grossi - . Quando è scoppiato il caso delle indagini giudiziarie che hanno coinvolto il nostro distretto, si sono sollevate molte preoccupazioni da parte dei cittadini residenti e non solo. Era giusto poter verificare lo stato qualitativo del nostro territorio e ringraziamo ARPAT per aver risposto tempestivamente alla nostra richiesta". "Le verifiche fanno emergere un dato importante. Il depuratore Aquarno non è fonte di contaminazione del canale Usciana. Questo è un fatto. Questo non ci fa abbassare la guardia rispetto ad un canale che è e resta un elemento critico, da tenere sempre sotto osservazione, ma la presenza di metalli nei sedimenti deriva da anni e anni di attività precedenti alla Legge Merli e non dalle attuali emissioni da parte dell’impianto di depurazione".

"Non ci vogliamo esprimere in merito all’indagine giudiziario in corso, che è giusto segua i tempi necessari. Questo contributo serve a dare una risposta concreta ai cittadini. Crediamo fermamente che, nella spirale di polemiche e strumentalizzazioni che gira intorno all’inchiesta keu, ciò che dovrebbe parlare sono i dati scientifici. Per questo ci teniamo a ribadire che il nostro territorio non è contaminato".


Sindaco Toti sulle infiltrazioni: "Legalità azione costante da perseguire"

Gabriele Toti, sindaco di Castelfranco di Sotto (foto gonews.it)

Infine, sempre in merito all'inchiesta Keu che ha inquadrato nella lente d'ingrandimento anche le infiltrazioni della 'ndrangheta in Toscana, il sindaco Gabriele Toti ha continuato sull'argomento. "Il tema delle infiltrazioni esiste - ha risposto a fronte di una domanda durante l'incontro di stamani, dove si chiedeva se alcune aziende coinvolte nell'inchiesta avessero lavorato anche sul territorio di Castelfranco. "A noi non risulta" ha risposto il sindaco, ma "il tema della legalità per noi è importante, è un'azione costante che va perseguita". E proprio per questo, il primo cittadino di Castelfranco ha per la prima volta dichiarato alcuni risultati ottenuti in merito: "Avevamo dei terreni che facevano riferimento a persone legate alla criminalità organizzata e per questo erano anche stati posti sotto sequestro. Si trattava di terreni edificabili, in alcuni dei quali erano già in corso delle aree di lottizzazione. Con l'ultima variante questi terreni non sono più edificabili - spiega ancora Toti - perché credo che dobbiamo dare un segnale forte contro la criminalità organizzata. Così come abbiamo fatto nell'aspetto relativo alla tematica ambientale chiedendo ad Arpat una valutazione, ho dichiarato quella che è stata un'azione da noi compiuta" conclude il sindaco.

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