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Firenze avrà una Consulta per contrasto alle discriminazioni e per i diritti LGBTQI+

Il Consiglio comunale di Firenze ha approvato oggi la delibera per l’istituzione della Consulta per il contrasto ad ogni tipo di discriminazione e per i diritti delle persone LGBTQI+.

"Le consulte erano tante, ed ognuna aveva un regolamento diverso. È stato fatto un importante lavoro – ha ricordato il presidente del Consiglio comunale Luca Milani – per arrivare ad una modalità comune dove far confluire i regolamenti di tutte le Consulte. La delibera approvata è il regolamento per la ricostituzione della consulta atta a rappresentare la comunità delle persone LGBTQI+. Un organismo utile per creare una interlocuzione – ha concluso il presidente Luca Milani – tra questa comunità e le istituzioni".

"Condivido lo spirito e l’obiettivo dell’istituzione della consulta per il contrasto ad ogni tipo di discriminazione e per i diritti delle persone LGBTQI+. Riprendiamo in mano, in questa maniera, l’istituzione delle consulte che sono – ha ricordato la vice presidente del consiglio comunale Maria Federica giuliani – uno strumento utile per il lavoro di noi consiglieri, delle commissioni e della giunta. Le consulte, prima di adesso non erano regolamentate. È stato enorme il lavoro fatto dall’ufficio di presidenza del Consiglio, insieme alla Commissione Affari istituzionali, per regolamentare e normare le consulte. Era necessario farlo dato che questo lavoro non era stato fatto nelle consiliature precedenti. Alcune erano attive, altre no. Come Commissione pari opportunità – ha aggiunto la vice presidente Giuliani – avevamo già una consulta che collaborava e che comprendeva circa 10 associazioni, un lavoro importante svolto con le istituzioni. Occorre riprendere quel percorso interrotto. È sempre più necessario per combattere le discriminazioni e gli orribili episodi di violenza a cui abbiamo assistito. È uno dei compiti principali di noi consiglieri che ci impegniamo per la cosa pubblica".

Voti contrari da FdI e gruppo Misto

"Sull'istituzione di una consulta per il contrasto ad ogni tipo di discriminazione e per i diritti delle persone LGBTQI+ ho votato contro perché in Italia non esiste una emergenza di atti di discriminazione nei confronti delle persone che hanno un orientamento sessuale differente, i dati OSCAD sono chiari, il mio timore è che questa consulta istituita dall'amministrazione possa sdoganare ulteriormente progetti gender nelle scuole e "diritti" come la pratica dell'utero in affitto già praticata all'estero". Lo dichiara il consigliere del gruppo Misto Andrea Asciuti che ha dato voto contrario alla delibera, come i consiglieri di Fratelli d'Italia Alessandro Draghi e Jacopo Cellai, che da parte loro commentano: "Le associazioni presenti sul territorio non sono rappresentative di tutte le persone omosessuali. Vediamo con forte scetticismo l'articolo del regolamento che prevede che la consulta può essere composta anche da movimenti, comitati e associazioni che non abbiano un riconoscimento giuridico".

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