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Scritte omofobe e fasciste, vandalizzato ufficio dell'Università di Siena

Questa mattina all’interno del Rettorato dell’Università di Siena, nella postazione di lavoro di una dipendente dell’Università di Siena sono state rinvenute scritte di stampo fascista e omofobo. Oltre a scritte inneggianti a Benito Mussolini  (W Dux, A noi) c'erano offese di stampo omofobo (Fuori f...i) e anche contro la Cgil (Fuori Cgil), non solo sulle pareti della stanza ma anche sulla scrivania e l'intera postazione di lavoro della dipendente. L'Università di Siena ha presentato denuncia alla questura, mentre la Digos sra conducendo le indagini.

Su questo fatto si sono espressi il Rettore e il Direttore Generale che hanno inviato una nota alla comunità accademica. "A nome dell’Ateneo, esprimiamo la nostra indignazione e condanna per il grave atto vandalico intimidatorio perpetrato nei confronti della collega. A lei e alla sigla sindacale CGIL, anch’essa coinvolta nelle minacce, esprimiamo anche la nostra vicinanza e solidarietà. Ancora una volta ci troviamo di fronte a comportamenti intollerabili di discriminazione e di intimidazione, che l’Ateneo tutto rifiuta fermamente. Per questo motivo, abbiamo tempestivamente provveduto a sporgere denuncia alle autorità competenti che in queste ore stanno conducendo i necessari accertamenti, anche attraverso la visione dei filmati delle telecamere di sicurezza. L'Università di Siena da sempre difende i valori della democrazia, dell'inclusione e del dialogo, e continuerà a farlo senza che vili gesti come questo possano indebolire il nostro impegno".

De Mossi: “Una pagina nera per la nostra società”

“Condanno nel modo più fermo l’insopportabile aggressione estremista registrata all’Università di Siena” . Così il sindaco Luigi De Mossi sull’atto vandalico e intimidatorio ai danni di una dipendente dell’Ateneo, la cui postazione è stata imbrattata di scritte omofobe, anti sindacali e di matrice fascista.

“È sempre una pagina nera per la nostra società quando un violento agisce nell’ombra per attaccare un’altra persona, sotto il profilo delle sue convinzioni politiche e culturali o del suo orientamento sessuale. La mia solidarietà alla dipendente e all’Università tutta, assieme all’auspicio che le indagini possano presto portare all’individuazione dei responsabili”. “In una brutta e triste vicenda, non sfugge un dettaglio - conclude il sindaco De Mossi -. Gettata a terra, irrisa, si vede una bandiera dell’Europa. Non a caso vilipesa dagli squallidi autori del gesto, perché l’Europa è la casa che abbiamo edificato proprio nel nome di una società aperta”.

Cenni (Pd): "Attacco contro l'Università che non va sottovalutato"

"Quanto accaduto oggi a una dipendente dell’Università degli Studi di Siena che ha trovato la propria postazione vandalizzata con scritte di stampo fascista e omofobo è un gesto grave, assolutamente inaccettabile e che non può essere tollerato, né sottovalutato". Questo il post su Facebook di Susanna Cenni, deputata toscana del Partito Democratico.

"Ancora più grave è la volontà di colpire l’Università, luogo della conoscenza, del dialogo e dell’evoluzione verso l’eccellenza; colpire chi contribuisce alla formazione e allo sviluppo del pensiero è, di per sé, una violenza inaccettabile. Così come lo è colpire la Cgil Siena già pesantemente attaccata nei mesi scorsi. Tra pochi giorni celebreremo il 25 aprile: episodi come questo ci dimostrano, ancora una volta, come sia necessario e quanto mai doveroso combattere vecchi e nuovi fascismi. Alla dipendente e all’Università, che ha giustamente sporto pronta denuncia, oltre che al sindacato, vanno tutta la mia vicinanza e solidarietà. Di fronte a certi gesti intimidatori e vili non possiamo fare altro che portare avanti il nostro impegno nella quotidiana battaglia per la democrazia, l’uguaglianza, l’inclusione".

Aou Senese: "Chi attacca Università e Sindacato, attacca la Costituzione"

Anche l’Azienda ospedaliero-universitaria Senese ha espresso piena solidarietà e vicinanza all’Università di Siena e alla CGIL, condannando fermamente ogni forma di intimidazione e discriminazione. "L’Università è il luogo del dialogo, del confronto e dello spirito democratico per eccellenza – afferma Antonio Barretta, direttore generale Aou Senese – e i Sindacati svolgono un ruolo fondamentale per la tutela dei diritti dei lavoratori. Chi attacca Università e Sindacato, attacca la Costituzione; chi prende di mira un lavoratore compie un gesto deplorevole e ignobile, da condannare con fermezza. Esprimo a nome di tutta l’Aou Senese piena vicinanza a tutta la Comunità Accademica, alla lavoratrice e alla CGIL".

ArticoloUno-Siena: " I responsabili siano presto assicurati alla giustizia"

"Quello che è successo oggi all’Università degli Studi di Siena è di una gravità inaudita" ha scritto in una nota ArticoloUno-Siena. "È insopportabile che frange estremiste neofasciste inneggianti al duce, con scritte omofobe e contro la Cgil possano invadere, imbrattandoli, gli spazi dell’Università, uno dei luoghi simbolo della conoscenza, della tolleranza, della democrazia e della libertà. Ci aspettiamo che i responsabili siano presto assicurati alla giustizia e che fatti del genere non si ripetano nel Paese e meno che mai nella nostra città. Chiediamo alle Forze dell’Ordine e agli Organi inquirenti di intervenire con la massima tempestività e durezza contro questa vergognosa azione fascista perpetrata ai danni dell’ Università degli Studi di Siena e della Cgil Siena. Esprimiamo la nostra piena solidarietà  alla persona, dipendente dell’Universita di Siena, bersaglio specifico di questa azione infamante".

Franceschelli: "Gesto che evoca periodi bui e lontani dai valori di democrazia"

“Un fatto gravissimo, un atto da condannare senza se e senza ma per la violenza che esprime. Un gesto inqualificabile che evoca periodi bui e che non appartiene ai valori di democrazia, di libertà e di coesione del nostro territorio". Così il presidente della Provincia di Siena Silvio Franceschelli su quanto accaduto questa mattina all’Università degli studi di Siena. "A nome della Provincia di Siena condanno fermamente l’accaduto, esprimo la massima solidarietà e vicinanza alla dipendente vittima di questa aggressione, all’Università degli studi di Siena e alla Cgil Siena. Attacchi squadristi, omofobi e alla dignità del lavoro rappresentano segnali che non possono essere sottovalutati. Sono sicuro che le forze dell’ordine sapranno fare luce al più presto su quanto accaduto”.

Cisl Siena: "L’unità sindacale della provincia non si farà intimorire"

“A nome di tutta la Cisl Siena esprimo la massima solidarietà alla Cgil Siena e la più ferma condanna per un atto vile, codardo, sovversivo e anti democratico. Un gesto intimidatorio che non solo va a colpire i colleghi della Cgil ma che vuole minare l’unità confederale e il valore primario del lavoro. Un gesto gravissimo a poche ore dall’esito del voto democratico per il rinnovo delle Rsu nella scuola e nella funzione pubblica. L’unità sindacale della provincia di Siena non si farà intimorire ed indebolire ma ne uscirà rafforzata. Confidiamo che le forze di polizia facciano quanto prima luce sull’accaduto”. Così il segretario generale della Cisl Riccardo Pucci su quanto accaduto questa mattina all’Università degli studi di Siena.

Angelini (segretaria generale Cgil Toscana): “Atto gravissimo e vile"

Scritte fasciste e omofobe all’Università di Siena, Dalida Angelini (segretaria generale Cgil Toscana): “Una inaccettabile intimidazione a una lavoratrice e delegata sindacale che rappresenta i suoi colleghi, alla Cgil tutta e a chi si rispecchia nei valori democratici e antifascisti. Un gravissimo e vile atto di matrice fascista per di più perpetrato in spazi di democrazia come un luogo di lavoro, a pochi giorni da un momento di partecipazione come le elezioni Rsu, e l’Ateneo, culla di libertà e rispetto delle idee. Di fronte a questi fatti, che rimandano a un passato buio che troppo spesso si fa ancora vivo, occorre una risposta forte e importante, a partire dal presidio indetto per domani davanti al Rettorato. Come Cgil spesso in questi anni siamo stati nel mirino di attacchi fascisti: sappiano che non ci faremo intimidire e che porteremo sempre avanti i valori della Resistenza, dell’inclusività e dell’antifascismo”.

Consiglio regionale: "Inaccettabile"

Ferma condanna, senza se e senza ma, alle scritte apparse all’interno di un edificio dell’Università di Siena arriva dal presidente del Consiglio regionale. Il gesto, definito inaccettabile e vigliacco, non si concilia con i valori fondanti la Toscana che è e sarà sempre terra di Resistenza.

Il presidente, a nome di tutta l’assemblea legislativa, esprime solidarietà e vicinanza ai lavoratori dell’ateneo, agli studenti, al Rettore Frati e alla CGIL.

PD Toscana: "Gravità inaudita"

“L’Università di Siena è da sempre impegnata nella difesa e nella promozione dei valori dell’inclusione, del rispetto e del dialogo. Gli atti vandalici e intimidatori di cui è stato teatro l’Ateneo senese sono di una gravità inaudita proprio perché rappresentano un oltraggio alla cultura e alla conoscenza, pilastri della nostra democrazia. Il Partito Democratico della Toscana domani sarà presente al presidio organizzato davanti alla sede del Rettorato per esprimere la propria solidarietà alla CGIL e all’Università e unirsi alla ferma condanna dell’episodio”.

Così Stefania Lio, responsabile formazione del Pd toscano.

Sinistra Italiana: "Fuori i fascisti"

Quanto accaduto oggi in un ufficio dell'università di Siena è inammissibile e inaccettabile.La postazione di lavoro di una esponente della CGIL è stata oggetto di atti vandalici e intimidatori di chiara matrice fascista e omofoba. Accanto ad inneggiamenti al duce si ripetono epiteti ingiuriosi e sessisti nei confronti della compagna, da anni attiva nel sindacato, a cui va tutto il nostro sostegno. Ciò che è avvenuto è riprovevole, un chiaro attacco al cuore di istituzioni antifasciste e democratiche su cui si basa la nostra Repubblica. Il gesto deve essere condannato unanimamente dalla comunità universitaria, sindacale e della città tutta. Sinistra Italiana Siena si schiera affianco della sigla sindacale CGIL, della compagna vittima del terribile gesto e dell'Università; richiede che vengano prese le misure necessarie per rintracciare i colpevoli e difendere la democrazia e i valori antifascisti dell' università e del sindacato, al fine di evitare che si ripetano questi atti che troppo spesso macchiano la nostra città.Fuori i fascisti dalle istituzioni democratiche!

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