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Presidente della Banca di Lajatico per 40 anni, addio a Enrico Fabbri

enrico fabbri

Ci ha lasciato l’avvocato Enrico Fabbri. Per la Banca Popolare di Lajatico è stato molto più di una persona, di un Presidente: è stato la storia stessa della Banca. Una simbiosi unica tra uomo e azienda che ha caratterizzato mezzo secolo di vita e di successi. Ne era molto orgoglioso e ne aveva tutte le ragioni.

Nato a Lajatico nel 1930, stimatissimo avvocato, era entrato nel Consiglio di Amministrazione della banca nel 1962 per uscirne, in età già avanzata nel 2013. Ben 51 anni di permanenza dei quali 40 nella carica di Presidente, assunta nel 1973.

E’ stato quindi il fautore ed il propulsore di tutta la crescita della BPLaj, che nel 1976 aveva solo uno sportello a Lajatico e due dipendenti.

Quando ha lasciato l’incarico, ormai 83enne, la banca era divenuta una importante realtà economica interprovinciale ed un solido sostegno per lo sviluppo dei territori in cui tuttora opera: 18 sportelli, 6000 soci, oltre 100 dipendenti. Un piccolo gioiello.

Fondamentale per tale sviluppo è stata la fortissima convinzione di Enrico Fabbri riguardo all’impulso sociale, oltre che economico, che la banca poteva stimolare attuando i principi della mutualità e del reciproco sostegno; valori fondanti della “popolare” cooperativa.

Alle qualità del banchiere associava quindi quelle umane alla costante ricerca dell’integrazione tra individui e attività d’impresa.

In tal senso clamoroso fu il successo delle iniziative socio-culturali e delle gite sociali organizzate dall’Associazione l’Aratro (un sodalizio tra soci e dipendenti della banca); un’altra sua “creatura”.

Oggi è venuto a mancare l’uomo ma rimane l’opera che ha compiuto.

Lo ricordiamo con affetto, con rimpianto e con gratitudine. Conserviamo come riferimento la via che ha segnato e la rotta che continua tuttora ad indicarci. Grazie Enrico.

 

Fonte: Banca Popolare di Lajatico

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