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Andrea Lanfri raggiunge la cima dell'Everest: record sul tetto del mondo per l'atleta paralimpico

(foto da facebook Andrea Lanfri)

Impresa conclusa con successo, Lanfri e la guida alpina Montanari a quota 8849 metri. È il primo sportivo pluriamputato ad aver raggiunto la cima dell'Everest

Questa mattina, all'alba, è stata portata a termine un'impresa. L'atleta paralimpico lucchese Andrea Lanfri ha raggiunto la vetta dell'Everest. Erano le prime luci del giorno, poco prima delle 6 del mattino, quando l'atleta e la guida alpina Luca Montanari hanno raggiunto l'obiettivo prefissato, a quota 8849 metri. "Un'impresa fantastica e incredibile" si legge sulla pagina facebook dell'atleta, che sarà raccontata una volta di ritorno al Campo Base. "Dopo aver raggiunto il tetto del mondo, Andrea e Luca sono scesi nuovamente a Campo 4, dove si godranno alcune ore di meritato riposo per poi riprendere la discesa" è scritto ancora sui social.

Iniziata alla fine di marzo, la scalata si è conclusa oggi con successo: un'impresa che fa parte di un progetto che porterà Lanfri a scalare le vette più alte dei 7 continenti. Già nell'agosto 2020 l'atleta ha raggiunto la cima del Monte Bianco. Con l'Everest, Lanfri segna anche un record: è il primo sportivo pluriamputato ad aver raggiunto il tetto del mondo.

"Il Panathlon Club di Lucca si congratula con il socio e amico Andrea Lanfri per la nuova straordinaria impresa compiuta alle 6 ore locale, quando in Italia era da poco passata l'una della notte del 13 maggio. La storia di Andrea è emblematica e prodigiosa - scrive in una nota in Panathlon Club di Lucca - dalla terribile malattia (meningite fulminante con sepsi meningococcica) che l’ha colpito in modo improvviso e violento nel 2015 alla rinascita e ai successi paralimpici (nel 2017 ha vinto la medaglia d’argento, con la staffetta 4x100 italiana, ai campionati mondiali di Londra) fino al suo ritorno in montagna con arrampicate in parete, effettuate con le protesi, sulle vette più alte e impervie del mondo.

Grazie alla sua voglia di lottare e di vincere è diventato un grande atleta, dimostrando che nella vita tutti gli ostacoli, anche quelli apparentemente insormontabili, possono essere affrontati con coraggio e determinazione e quindi superati. Con la forza di volontà - conclude il Panathlon Lucca - e nonostante gli handicap si possono infatti raggiungere tutti i "tetti" del mondo".

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