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Incidente in Fi-Pi-Li, perde la vita il 35enne Jacopo Varriale. "Uno di quegli atleti che non dimentichi"

(foto da facebook)

Nel tragico impatto contromano sulla superstrada ha perso la vita il giovane originario di San Miniato. Cresciuto con il nuoto, il ricordo dell'allenatore Tnt Empoli Giovanni Pistelli: "Un durissimo colpo"

Sono giorni di assoluta incredulità questi, successivi alla tragedia avvenuta nella notte tra venerdì e sabato sulla Fi-Pi-Li, all'altezza dell'Interporto di Livorno. Sono tanti coloro che in queste ore piangono la vittima dell'incidente, Jacopo Varriale, 35enne originario di San Miniato e residente a Santa Maria a Monte. È il cuore della notte quando l'auto di Varriale, come è stato ricostruito, imbocca la superstrada contromano a Montopoli. Non si fermerà per 27 km, fino all'impatto con un'altra auto. A bordo di quest'ultima quattro giovani tutti della Valdera, rimasti gravemente feriti ma da quanto si apprende, non in pericolo di vita. Inutili i tentativi di fermare il suv nel senso opposto di marcia, verso Livorno ma sulla corsia in direzione Firenze. Molte le telefonate scattate alla polizia stradale, ma non c'è stato il tempo di evitare lo scontro, avvenuto intorno alle 4 del mattino. Dopo un disperato tentativo da parte dei soccorritori, Jacopo Varriale è deceduto quella stessa notte.

Una tragedia che ha sconvolto un'intera zona, quella del comprensorio di cui il giovane era originario e residente, ma anche quella di Empoli e della Valdera, dove in molti lo conoscevano per amicizia o per le sue imprese di atleta.

Cresciuto in piscina, Varriale ha nuotato in molte vasche del territorio. Uno sport coltivato fin da bambino, arrivando nell'adolescenza anche a importanti livelli di agonismo. Proprio in questi anni, intorno ai 13, diventa allievo della Tnt Empoli, dell'allenatore e ora presidente Giovanni Pistelli.

"Ho allenato Jacopo dalla categoria ragazzi, è entrato giovanissimo perché era molto talentuoso" racconta l'allenatore Pistelli. "Ha subito centrato degli ottimi risultati, vincendo diversi titoli italiani di categoria. In allenamento era un ragazzo serissimo, molto preso dal nuoto ed è arrivato anche a fare nazionali giovanili".

Varriale, come nuotatore e come persona, ha lasciato un solco nell'allenatore. A dirlo è lui stesso. "Alleno dal 1980, ne ho visti passare tantissimi di ragazzi. Jacopo però è uno di quelli che non dimentichi, non solo per il talento quanto per il rapporto che si era creato con lui". In quegli anni, il padre di Varriale era presidente della società e con Pistelli, il ragazzo si è allenato per circa sei anni. "Quando ho appreso la notizia - conclude Pistelli - è stato un durissimo colpo. È stato uno di quegli atleti che ti danno un'impronta nella carriera di allenatore, non solo per le capacità ma anche per il lato umano".

Dopo i successi giovanili, Varriale non ha mai lasciato il nuoto. Anche oggi continuava a coltivare la passione per lo sport, allenandosi a Pontedera. "Un ragazzo determinato, mite e di grande talento che in poco tempo è diventato una colonna portante del gruppo Master" ha scritto su facebook Dimensione Nuoto Pontedera ASD. "La sua scomparsa ci lascia un grande dolore ed un senso di vuoto e di impotenza rispetto ad un destino, che ci appare estremamente ingiusto".

Molti i messaggi che in queste ore scorrono sui social, di amici e nuotatori che imprimono nero su bianco un ricordo. Varriale lascia la moglie, un figlio, i genitori e un fratello. I funerali si terranno domani, lunedì 16 maggio a Santa Maria a Monte nella Chiesa di San Giovanni Evangelista. L'ultimo saluto all'atleta, all'amico e al padre, sarà sicuramente partecipato. Perché, come ha aggiunto ancora l'allenatore Pistelli, Varriale "era molto socievole, si faceva amare dai propri compagni di squadra. E saranno sicuramente in tanti coloro che andranno a salutarlo".


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