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Si aspettano 32mila assunzioni a Firenze, ma manca personale

Anche se l’economia rallenta il suo ritmo di crescita (+2,4% la stima corretta al ribasso per il Pil toscano nel 2022), il mercato del lavoro è tornato a essere tonico. Le ultime stime dell’Ufficio studi della Camera di commercio di Firenze, elaborate su dati Excelsior, parlano di 32.810 assunzioni previste dalle imprese della città metropolitana per il trimestre maggio-luglio, in sensibile crescita non solo rispetto al 2021 e 2020, anni segnati pesantemente dall’emergenza covid, ma anche nei confronti del 2019 quando nello stesso arco di tempo gli ingressi nel mondo del lavoro furono 25.940 (+21%).

La maggior parte delle assunzioni previste, essendo legate all’inizio della stagione estiva, dovrebbe concentrarsi nei mesi di maggio e giugno, con un fisiologico calo in luglio. L’offerta di lavoro del comparto privato tende a confermare comunque aspettative favorevoli per il ripristino dei livelli occupazionali, nonostante le incertezze del periodo (sia sul fronte sanitario che geopolitico internazionale).

A trainare i nuovi ingressi nelle aziende sono soprattutto i contratti a termine (68,2% del totale a maggio contro il 58,4% di fine 2021). In forte aumento anche le forme di somministrazione (dal 6,5% al 14,7% negli ultimi sei mesi) e altre tipologie contrattuali atipiche (come il lavoro intermittente). “L’incremento di queste forme di lavoro – spiega Giuseppe Salvini, segretario generale della Camera di commercio di Firenze – è finalizzato alla ricostituzione dello stock di contratti a termine che era stato svuotato durante la recessione pandemica. Si tratta inoltre – aggiunge Salvini – di una ripresa fisiologica di questo tipo di contratti, considerata l’incertezza che caratterizza il periodo”.

A fronte dell’aumento dell’offerta di lavoro, purtroppo cresce anche la difficoltà di reperimento, oggi al 41%, quattro punti percentuali in più rispetto a maggio 2019. Tra le figure più richieste sul mercato del lavoro fiorentino, cuochi camerieri (16,9% del totale) e personale addetto ai servizi turistici (15,2%). Le difficoltà di reperimento riguardano soprattutto tecnici della sanità (75,3%), specialisti in scienze informatiche fisiche e chimiche (71%) e tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione (63%).

Il mantenimento su valori stabilmente elevati dell’indice di difficoltà di reperimento deriva dall’impatto di una serie di fattori che si sono intensificati nel corso dell’emergenza pandemica, tra cui la persistenza del mismatching che riguarda soprattutto le competenze traversali (digitali e green), insieme anche alle difficoltà di rientro nel mercato del lavoro dopo il lockdown. La partecipazione femminile rispetto a quella maschile, per quanto riguarda le nuove assunzioni, ha aumentato il differenziale nei confronti del 2019 (-4,8% rispetto a -3,7% sullo stock di occupati). Da segnalare anche una minor disponibilità di manodopera straniera, a causa di fattori che hanno reso difficile il reingresso nei Paesi di immigrazione o scoraggiato l’emigrazione dai Paesi di provenienza (prima con le limitazioni delle quarantene e più recentemente con i certificati vaccinali), generando criticità di reperimento nei settori ad alta intensità di manodopera immigrata (come per esempio turismo e ristorazione o anche attività edili).

“Il mercato del lavoro è cambiato in questi ultimi, difficili due anni – sottolinea Salvini -. La richiesta di competenze digitali e green si è dilatata e ormai riguarda trasversalmente un po’ tutti i settori, dalla salute al benessere, dalla mobilità alla logistica, così come è aumentata la domanda di tecnici, specialisti ed esperti in discipline informatiche. A queste tendenze in atto si è aggiunta una drammatica carenza di personale nei comparti del turismo e della ristorazione. E’ importante che la scuola segua i cambiamenti del mercato del lavoro – aggiunge il segretario generale della Camera di commercio di Firenze – per aiutare i giovani a orientarsi, e sostenere la crescita delle imprese e il rafforzamento dell’economia nei prossimi anni”.

Fonte: Camera di Commercio di Firenze

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