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Piano economico finanziario Ato, le richieste dall’Empolese Valdelsa

Il simbolo dell'Unione dei Comuni Circondario dell'Empolese Valdelsa

Si è svolta lunedì 23 maggio l’Assemblea dell’ ATO - Autorità per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani - dell’area Toscana Centro con all’ordine del giorno la proposta tariffaria per il secondo periodo regolatorio 2022-2025 e conseguente approvazione del Pef- Piano economico e finanziario.

Prima dell’approvazione del Pef i sindaci dei comuni del Circondario Empolese Valdelsa hanno depositato un documento, sottoscritto successivamente anche da altri comuni, nel quale viene manifestata la preoccupazione per l’aumento futuro dei costi del servizio di smaltimento rifiuti, la non semplice interpretazione dei dati oltre ad evidenziare quanto poco è stato fatto per mitigare e razionalizzare i costi annui.

“Approvare il Pef 2022, nonostante gli aumenti per alcuni comuni, è un atto di responsabilità nei confronti di cittadini e aziende in quanto al momento non ci saranno riduzioni nell’erogazione dei servizi e saranno mantenuti gli impegni per realizzare una impiantistica sufficiente a sostenere il concetto di economia circolare, così gli 11 sindaci dell’Unione dei Comuni Circondario Empolese Valdelsa. Il Piano economico finanziario che abbiamo approvato dovrà inoltre essere controbilanciato da garanzie, Regione Toscana compresa, che tutti gli attori in causa devono sottoscrivere per l’immediato futuro. Riteniamo infatti che  questa approvazione debba necessariamente essere accompagnata da una chiara volontà da parte del gestore del servizio di igiene urbana Alia SpA e da parte della struttura tecnica di Ato a programmare azioni concrete di calmierazione degli aumenti della tari nel periodo che intercorre fra l'attuale situazione e la realizzazione di una impiantistica regionale di smaltimento e recupero di rifiuti”.

Nel documento sono state avanzate le seguenti richieste: l’attivazione di un gruppo di lavoro permanente, già operativo, per programmare azioni concrete di mitigazione dei costi per i Comuni nei prossimi anni; il coinvolgimento dei Comuni, quali soci azionisti di Alia SpA, in questo percorso anche in seno all’azienda (comitato di patto o assemblea); stesura di una relazione da parte del gestore che illustri, per i comuni interessati, le conseguenze concrete di un passaggio a tariffa corrispettiva.

Fonte: Ufficio Stampa

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