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Il Dramma Popolare dal 1947 a oggi: inaugurato l'archivio storico

Il documento ufficiale lo definisce un bene che "presenta interesse storico particolarmente importante". Così la Soprintendenza archivistica e bibliografica della Toscana, che l’ha sottoposto a tutela, ufficializza l’archivio storico dell’Istituto del dramma Popolare di San Miniato, inaugurato stasera, in occasione del Festival nazionale degli Archivi "Archivissima" e della "Notte degli Archivi".

L’archivio racconta infatti l’ininterrotta attività del Dramma, dal 1947 a oggi. Lettere, copioni, manifesti, brochure, disegni e numerose foto (oltre 9mila) sono stati ordinati e classificati. Sarà così possibile agli studiosi sfogliare l’inventario e compiere più accurate ricerche seguendo l’elenco dettagliato dei materiali conservati. Oltre alla collezione unica costituita dalla serie completa dei manifesti, da sempre appesi nelle sale della sede legale insieme a bozzetti d’epoca e disegni di scenografie. All’incontro pubblico che ha preceduto l’inaugurazione sono intervenuti il vice-soprintendente Valgimogli il vescovo Andrea Migliavacca, il curatore dell’archivio del Dramma Alex Di Bartolo, il presidente della Fondazione Idp Marzio Gabbanini.

Un’operazione resa possibile dalle realtà che sostengono l’attività del Dramma Popolare, a partire dalla Fondazione Crsm e aziende che hanno deciso da anni di investire nella cultura sul territorio, come Tecnoambiente Gruppo Ecoeridania. Ora occhi puntati sulla Festa del Teatro 2022 che presenterà come Dramma Popolare lo spettacolo in prima nazionale assoluta «Irma Kohn è stata qui», di Matteo Ciorradini, 23 al 27 luglio.

Fonte: Fondazione Istituto Dramma Popolare San Miniato

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