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Cartonificio Fiorentino, nessun trasferimento a Altopascio almeno fino al 2024

Una manifestazione per il Cartonificio di Sesto Fiorentino

La Pro-Gest rimarrà  fino al 30 giugno 2024 a Sesto Fiorentino, dove con novanta dipendenti produce cartoni ondulati per imballaggi industriali e ortofrutta. Scongiurato, dunque, l'immediato trasferimento delle attività ad Altopascio, dove operano altri centrotrenta lavoratori e dove, da oltre un anno, l’azienda aveva paventato di voler riunire l’intera produzione. 

L’intesa è stata siglata ieri, dopo cinque ore di discussione, nella sede del Comune di Sesto Fiorentino, dove, assieme al consigliere del presidente per la crisi aziendali, Valerio Fabiani, e l’unità di crisi della Regione, c’erano il sindaco Lorenzo Falchi, i rappresentanti dell’azienda e dei sindacati (Slc-Cgil e Fistel Cisl)  e i rappresentanti dei lavoratori.

La Regione aveva proposto una ‘moratoria’ di tre anni, fino al 2025. La mediazione ne ha prodotta una di due, durante i quali Pro-Gest continuerà comunque a cercare, con la collaborazione anche della Regione, un nuovo sito, adeguato alle esigenze, e con l'impegno dell'azienda a condividere e concertare qualsiasi soluzione con Rsu, sindacati e istituzioni.

Una moratoria di due anni, fino al giugno 2024, quindi almeno fino a quella data niente trasferimento della produzione ad Altopascio. Nel frattempo, sindacati, istituzioni e proprietà collaboreranno per individuare un nuovo stabilimento nella Piana fiorentina dove trasferire l’azienda. Il tutto, comunque, nella tutela dell’occupazione e nel rispetto del metodo di confronto e condivisione tra le parti. Sono questi i punti principali dell’accordo raggiunto ieri, sulla vertenza del Cartonificio Fiorentino (circa 100 lavoratori diretti, più una cinquantina d’indotto), tra Comune di Sesto (dove è avvenuta la riunione), Regione, sindacato e proprietà.

Queste le parole di Simone Pinelli (Slc Cgil, membro Rsu): “È un risultato importante, il Cartonificio resterà a Sesto Fiorentino almeno per due anni, poi si aprirà un percorso di confronto che sarà concordato tra le parti e saranno garantiti in ogni caso i livelli occupazionali. Un risultato che è il frutto di oltre un anno di lotta nostra ma che abbiamo voluto allargare al territorio, nel nome del principio che le fabbriche sono sì di proprietà degli azionisti di maggioranza, ma appartengono anche ai lavoratori, alla storia e alla cultura dei territori. Dobbiamo dare merito alla mia organizzazione sindacale, la Cgil, che è sempre stata in prima fila a tutti i livelli, così come alla categoria Slc. Vanno ringraziati anche, per l’impegno speso nella vertenza, il sindaco di Sesto Lorenzo Falchi e Valerio Fabiani della Regione Toscana. Sappiamo bene che la partita della vertenza non è chiusa, ma ora si è arrivati a un risultato non scontato e nelle prossime sfide, così uniti e organizzati, saremo più forti. Avevamo promesso che avremmo venduto cara la pelle, lo abbiamo mantenuto e continueremo a farlo, ricordando che le istituzioni democratiche e il sindacato sono un bene prezioso, e che la lotta paga”.

Fabiani: "Importante il risultato ottenuto"

“Ritengo importante il risultato ottenuto, frutto dell’attività di confronto dispiegata in questi mesi – commenta Fabiani -. La mediazione ci ha comunque consentito di conquistare l'impegno dell’azienda a condividere ogni scelta futura con Rsu, sindacati e istituzioni. L'obiettivo resta quello di favorire la ricerca di un nuovo sito che non crei disagi insostenibili per lavoratori, garantendo i livelli occupazionali,  durante la moratoria ed anche dopo nell'eventualità di un trasferimento."

L’azienda si è impegnata in tal senso, assicurando anche tutte le le mitigazioni e provvidenze accessibili a favore di chi fosse interessato a trasferirsi nella nuova sede di lavoro e concertandole con organizzazioni sindacali e rappresentanze dei lavoratori.

La Regione continuerà a monitorare tutto il percorso. Con la firma dell’accordo Rsu e organizzazioni sindacali hanno revocato lo stato di agitazione.

“È stato un incontro lungo e con alcuni passaggi piuttosto difficili - dice il sindaco Lorenzo Falchi - Essere arrivati ad un punto d’incontro è un risultato senz’altro positivo, poiché offre alcuni elementi fermi ai lavoratori dopo mesi di incertezza. Per quanto ci riguarda continueremo, insieme alla Regione, a lavorare affinché si trovi una soluzione che non allontani il cartonificio dal nostro territorio, preservando i livelli occupazionali”.

Fonte: Cgil Toscana e Firenze - Ufficio stampa

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