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Eccidi nazifascisti, i Comuni del Chianti firmano un protocollo per una rete regionale sulla memoria

Le amministrazioni del Chianti Fiorentino (Barberino Tavarnelle, Greve in Chianti, San Casciano in Val di Pesa) hanno approvato in sede di giunta il protocollo d'intesa per l'istituzione di una rete regionale che valorizza la memoria. Il documento nasce da un impegno condiviso tra la Regione Toscana, i comuni toscani teatro di stragi ed eccidi nazifascisti, l'istituzione Parco nazionale della Pace di Sant'Anna di Stazzema, l'Istituto storico toscano della Resistenza dell'età contemporanea, la Rete degli istituti storici provinciali delle resistenze e dell'età contemporanea, la Fondazione Museo della Deportazione e Resistenza di Prato - Luoghi della memoria toscana, la Federazione regionale delle associazioni antifasciste della Resistenza. L'obiettivo del protocollo è quello di promuovere e sviluppare iniziative di collaborazione, realizzare attività programmatiche di divulgazione e diffusione delle conoscenze, tutelare la memoria delle stragi e degli eccidi nazifascisti in Toscana.

I soggetti coinvolti si impegnano inoltre in occasione del prossimo ottantesimo anniversario della Liberazione a realizzare iniziative per la promozione di percorsi tematici di riscoperta dei luoghi della memoria nei comuni teatro di stragi nazifasciste, della divulgazione dei valori fondanti la Costituzione italiana. L'idea era stata lanciata lo scorso anno dall'amministrazione comunale di Barberino Tavarnelle che in occasione della commemorazione della strage di Pratale, il 23 luglio 2021, aveva sottoscritto insieme ai comuni di Bagno a Ripoli, Bucine, Casole d'Elsa, Colle Val d'Elsa, Firenze, Fucecchio, Cerreto Guidi, Ponte Buggianese, Bucine, Civitella Val di Chiana, Massa Marittima, Pomarance, Figline e Incisa Valdarno, Monteriggioni, Radicondoli, Greve in Chianti, Impruneta, Monteriggioni, San Casciano in Val di Pesa, San Gimignano e Stazzema la dichiarazione di intenti per la diffusione della memoria delle stragi nazifasciste in Toscana.

La dichiarazione, sancita in quell'occasione da una firma collettiva e dalla partecipazione al reading scritto e diretto da Massimo Salvianti “Il sangue e l'erba”, prodotto da Arca Azzurra Eventi e allestito nel prato della pieve di San Pietro in Bossolo, era quello di avviare una collaborazione sinergica tesa e coordinare una serie di iniziative volte alla promozione di una cultura basata sui valori di costituzionali di democrazia, libertà, legalità. I 22 comuni avevano inoltre stabilito di effettuare interventi finalizzati alla ricerca e alla diffusione della conoscenza per la memoria delle stragi nazifasciste avvenute in Toscana.

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