gonews.it

Dal Casentino alla Maremma, è in corso la migrazione dei puledri selvatici

A spostare le mandrie transumanti moderni: imprenditori, professionisti, impiegati che per 7 giorni vivono come nelle epoche passate. Partiti da Pratovecchio, l'arrivo è previsto ad Alberese il 10 settembre

Viaggiano in sella, percorrendo 30/40 km il giorno. Attraversano paesi e boschi per una settimana muovendosi lungo i sentieri che portano dal Casentino alla Maremma. Partono all'alba e cavalcano fino a sera, dormendo dove possono, mangiando quel che riescono.

Sono i moderni transumanti: professionisti, impiegati, imprenditori che lasciano fabbriche e uffici per vivere emozioni antiche ed esperienze dimenticate, mossi dalla passione per il mondo equestre e motivati dalla volontà di salvaguardare una delle tradizioni più tipiche della regione: la migrazione del bestiame prima dell'inverno verso aree dal clima più mite e dai pascoli più verdi. Diversa l’epoca, ma molto simili le modalità del trasferimento. Una decina di cavalieri, con una mula munita di campanaccio, conducono verso il mare una mandria di puledri selvatici che vivono allo stato brado. Ogni anno, dal 2009, lungo un percorso differente. Questa volta sono partiti da Pratovecchio Stia, che venerdì 2 settembre li ha salutati con una grande festa, per arrivare ad Alberese: 270 chilometri da percorrere per portare a destinazione 13 animali, tra maremmani e tolfetani, poco avvezzi alla presenza dell'uomo.

Libero Mannucci, commercialista di Firenze dell’Associazione Cavalcanti per Tradizione racconta: "L’iniziativa è nata come rievocazione dell’uso pastorale dei sentieri utilizzati per la transumanza. Ogni volta è un'avventura. Per una settimana viviamo con poco e di poco, sperimentando la dura vita di chi, in passato, questi trasferimenti li organizzava per necessità. Lo facciamo per testare la funzionalità dei percorsi storici al passaggio delle mandrie. Questa passione ci consente di conservare e tramandare una splendida tradizione che anche la Regione Toscana, insieme ai comuni interessati, si è impegnata a tutelare".

Fonte: Associazione Cavalcanti della Tradizione

Exit mobile version