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'Sicilia 1968', mostra fotografica a Castelfiorentino

All'Oratorio San Carlo a Castelfiorentino, sabato 17 settembre alle ore 17,00, si terrà l’inaugurazione della mostra fotografica di due soci del Gruppo Fotografico GIGLIO ROSSO dal titolo “SICILIA 1968 – La tragedia, le speranze, l’oblio”. Di seguito la presentazione di Emilio Del Lesto e Roberto Terzuoli.

A distanza di 54 anni dalla tragedia che colpì la Valle del Belice, causata dall’evento calamitoso del 1968 che sconvolse ed annientò la vita di interi paesi, siamo andati a documentare quanto rimasto in quella parte, allora sconosciuta, della Sicilia occidentale tra le provincie di Palermo, Trapani e Agrigento.

Il nostro viaggio prende il via da un’accurata documentazione storica ma non avremmo mai immaginato di trovare un paese letteralmente congelato alla data del 15 gennaio 1968 e Poggioreale è il punto focale del nostro reportage fotografico.

In questo cammino siamo stati accompagnati da Angela Ciolino, persona splendida che con il suo racconto, avendo vissuto le terribili scosse di quella notte, ci ha guidato dentro le rovine proiettandoci verso l’immane devastazione del terremoto.

All’epoca Angela era una bambina di 12 anni che viveva in un paese non ancora raggiunto dal boom economico, come si può osservare dalle testimonianze rimaste, improvvisamente sconvolto e avvolto dalla paura e dalla disperazione, la disorganizzazione e l’incertezza di un futuro vissuto per decenni nelle baracche.

Siamo stati assaliti da un forte senso di angoscia durante, e anche dopo, quelle ore trascorse all’interno del paese. Un paese fantasma dove però sono ancora “presenti” le grida, i pianti, i lamenti e la rassegnazione di chi quel giorno ha perduto tutto.

Immagini desolanti che si dipanano intorno dove si possono trovare ancora alcune “tracce” di ciò che resta delle baracche, oramai quasi inglobate dalla vegetazione, o qualche raro scheletro metallico che cerca di sfidare il tempo.

Il vecchio paese oggi è abbandonato e dichiarato “off limits” per problemi di sicurezza, ed è visitabile solo con permessi ed accompagnati mentre, il nuovo paese, Poggioreale Nuova, è stato ricostruito ex novo in una zona ritenuta sicura a circa 3 km di distanza dal luogo originario.

Poco lontano da Poggioreale Vecchia sorge il Cretto di Burri, una delle opere d’arte contemporanea (land art) più estese al mondo realizzata tra il 1984 e il 1989 e terminata solamente nel 2015, dopo la morte dell’artista, inglobando le macerie di un intero paese, Gibellina, andato completamente distrutto e trasformato in luogo di memoria.

Queste fotografie sono la volontà di ricordare quanto accaduto nella Valle del Belice: giorni, mesi e anni di un territorio ferito, umiliato, ingannato e lasciato nell’oblio.

 

 

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