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I sensori Ceam proteggono l'Assunta restaurata di Tiziano

Uno dei tanti capolavori dell’arte italiana, “L’Assunta” di Tiziano, da poco restaurata, che si trova nella basilica dei Frari in centro a Venezia è ora protetta da sensori Ceam.

La divisione heritage dell’azienda empolese, intervenuta con il collega restauratore e specialista Giovanni Gualdani che ha seguito tutto il delicato lavoro affiancando il restauratore responsabile Roberto Saccuman, ha infatti avuto l’incarico di eseguire questo lavoro dopo che un’importante associazione di benefattori americani (Save Venice) con sede a Manhattan e a Venezia ha finanziato il restauro e il monitoraggio di questo imponente quadro di dimensioni di circa 6,9 per 3,6 metri.

“L’intervento di CEAM Control Equipment Divisione Heritage – spiega il presidente Simone Campinoti - è consistito nella fornitura di sensori specifici per i beni culturali, apparecchiature in grado di misurare l’umidità relativa, la temperatura ambiente e i movimenti strutturali in vari punti strategici. Si tratta di sensori molto innovativi e speciali che sono in grado di leggere ed analizzare dati climatici ambientali e anche i più piccoli movimenti del legno e che sono stati posizionati ovviamente dietro il quadro. La struttura, infatti, è anch’essa un’opera nell’opera, una grande tecnologia dell’epoca che serviva per tenere insieme un dipinto di queste eccezionali dimensioni. Anche questo è un aspetto che meriterebbe di essere valorizzato”.

Ma le innovazioni non finiscono qui. L’azienda di via Val d’Orme a Empoli riesce infatti a primeggiare a livello internazionale inventando e innovando nuove tecnologie applicate in tutti i campi, la cosa da cui scaturisce il successo di Ceam.

“Tutti i nostri sensori – prosegue Campinoti - sono wireless, con batterie speciali che non producono rischio esplosione come le normali batterie al litio e garantiscono il buon funzionamento per anni. Poi, tramite una rete LORA-C versione esclusiva di Ceam, blindata per ragioni di sicurezza, è stato installato nella chiesa un modulo cilindrico che, pur sembrando un portaombrelli, cela invece al suo interno una centrale di telecomunicazioni completa e autonoma in grado di ricevere i segnali dei numerosi sensori. Si crea così una bolla wifi locale per usi tecnici che ritrasmette tutti i dati usando la rete 5G sul nostro cloud sul quale c’è la piattaforma IoT industriale di nostra creazione. Questa è uno standard di successo non solo nei beni culturali ma in ogni settore, dagli ospedali fino alle applicazioni 4.0 in aziende del calibro della Nuovo Pignone e tantissime altre”.

“Devo dire - conclude – che ci vengono i brividi a pensare che, a controllare minuziosamente tutto il lavoro di Tiziano, provvede la tecnologia Ceam che non è nuova a questi interventi su quadri e manufatti importantissimi, assicurati per decine e centinaia di milioni, alcuni addirittura inestimabili e tanto importanti che nemmeno possiamo nominare”.

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