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Multiutility, il Consiglio comunale di Prato dà il via libera

Il sindaco di Prato, Matteo Biffoni

Il Consiglio comunale di Prato dà il via libera al Progetto Multiutility per la creazione di una gestione unitaria dei servizi nella Toscana centrale con la delibera passata oggi con 19 voti favorevoli, 5 astenuti, 2 contrari. Prende così forma il progetto che prevede la fusione per incorporazione in Alia delle partecipazioni detenute in Publiservizi, Consiag spa e Acqua Toscana, società partecipate dai Comuni delle province di Prato, Firenze e Pistoia, che a loro volta detengono partecipazioni in società operative nei settori di pubblica utilità (acqua, energia, gas).

"Ci arriviamo con grande ritardo rispetto a quelle che sarebbero state le esigenze dei nostri territori, ma finalmente ci siamo: il Consiglio comunale di Prato compie il primo, importante passo per la nascita della Multiutility, quello della fusione - sottolinea il sindaco Matteo Biffoni - Nelle realtà dove sono arrivati prima di noi a creare multiutility di servizi, come Emilia Romagna o Lombardia per esempio, il sistema funziona meglio, ci sono investimenti maggiori e le bollette si possono ridurre".

“Oggi il Consiglio comunale di Prato ha dato ufficialmente la propria adesione al progetto di creazione della Multiutility toscana: una decisione storica, che permetterà una necessaria riorganizzazione dei nostri servizi pubblici locali con l’obiettivo di realizzare più investimenti sul territorio, generare sviluppo economico e offrire servizi di qualità per i cittadini - sottolinea l'assessore Gabriele Bosi -. Si tratta di un punto di partenza, a cui dovranno seguire nei prossimi mesi altri passaggi importanti. Intanto, il primo passo è stato compiuto e di questo siamo soddisfatti”.

L’operazione, che vede il coinvolgimento di 67 Comuni della Toscana centrale, dà il via al processo di fusione per incorporazione (previo il conferimento delle partecipazioni di Firenze in Toscana Energia e di Pistoia in Publiacqua) con l’apertura di un procedimento di aumento di capitale destinato a terzi per favorire l’entrata di altri soggetti toscani esclusivamente pubblici nel progetto e, in un secondo momento, di aumento di capitale per la quotazione in borsa dell’azienda con il mantenimento di almeno il 51% nelle mani dei Comuni, che deterranno tali partecipazioni in una holding pubblica e che saranno quindi i registi della nuova società. La decisione per la quotazione in borsa sarà soggetta a un'ulteriore passaggio nei consigli comunali.

L’obiettivo è consolidare un settore industriale strategico quale quello dell’acqua, dell’igiene ambientale e dell’energia, mantenendo nella nostra regione tutte le leve strategiche e decisionali sui processi industriali e le relative ricadute di natura economica e sociale. Il primo nucleo di aggregazione costituisce un player integrato nei settori ambiente, energia e ciclo idrico, in grado di garantire già oggi investimenti per circa 171 M€ ed un patrimonio netto di 467M€, e con significative partecipazioni. La creazione della Multiutility potrà generare un impatto positivo sulle società, i cittadini e i territori, grazie ad efficienze e sinergie industriali, miglioramento dei servizi, contenimento e riduzione dei costi delle bollette, raddoppio dei dividendi per i comuni soci e della capacità d’investimento fino ad 1,5 miliardi, con il conseguente incremento di occupazione diretta ed indiretta – saranno almeno 1.500 i nuovi posti di lavoro creati dalla nascita della Multiutility – e sviluppo delle filiere locali.

La nascita della multiutility è propedeutica a consentire alla proprietà pubblica locale di mantenere la potestà sui servizi essenziali - ambiente, idrico, energia - ed è funzionale a creare un soggetto industriale utile a servire nel miglior modo i propri cittadini. Posti di lavoro qualificati, riduzione delle tariffe, mantenimento della proprietà pubblica locale, la sola in grado di assicurare l’interesse collettivo.

“Si tratta di un processo non più rimandabile, un progetto che è rimasto troppo a lungo nel cassetto della politica e che, anzi, arriva in ritardo. Però finalmente ci siamo e non era scontato. Grazie alla sinergia di quasi 70 Comuni il processo di creazione della nuova Multiutility permetterà al nostro territorio di rafforzarsi, dando ai cittadini e alle imprese migliori servizi e un’azienda forte e radicata sul territorio” ha sottolineato il sindaco Matteo Biffoni.

“Appena anche gli altri Comuni coinvolti avranno approvato le delibere, le assemblee dei soci e i consigli di amministrazione delle società coinvolte avvieranno la procedura per la creazione della holding. Si tratta di un percorso complesso ma in questo momento particolarmente necessario – ha aggiunto l’assessore Gabriele Bosi, che ha seguito il progetto e proposto la delibera – perché permetterà di migliorare la qualità dei servizi pubblici locali, garantire un consistente piano di investimenti sul territorio e contenere il più possibile il problema dell’aumento delle tariffe. Il tutto rendendo i Comuni protagonisti delle scelte strategiche per il futuro.”

Fonte: Comune di Prato - Ufficio Stampa

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