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Tempio crematorio, la replica del sindaco: "Nessun danno ambientale né camini"

Gent.mi membri del Comitato NO Tempio Crematorio, ricevo la vostra lettera aperta, e altrettanto apertamente rispondo.
Con alcune precisazioni, che sono doverose rispetto a quanto a mio parere viene riportato in maniera non corretta sulla vostra comunicazione.

Imputate all'amministrazione "mancanza di trasparenza e condivisione", tuttavia voi stessi riconoscete sia le passate problematiche del COVID, sia il fatto che ci siano stati, nelle modalità artigianali concesse dalla pandemia, numerose occasioni di incontro fra i cittadini della frazione e l'amministrazione sul progetto. Ne ricordo almeno due in comune, una a Cambiano al cimitero, e molte impostate per interagire con persone che rappresentassero le posizioni che si erano venute a creare sulla materia, oltre a numerosi incontri ad personam.

Ribadisco: incontri non solo con i cittadini favorevoli al progetto, ma ben più numerosi con coloro che si sono raccolti nel vostro comitato, che peraltro sono stati informati di ogni ulteriore passaggio in merito.
Ricordo che ho dato disponibilità a incontrare personalmente ogni persona che mi manifestasse perplessità o dubbi, o semplici richieste di chiarimento, sul progetto; cosa che ho fatto, come ben sapete, essendo stati più volte presenti a questi incontri, singoli o con più persone, e che posso continuare a fare molto volentieri per dare a tutti le informazioni corrette.

Fra queste, alcune che voglio ancora una volta pubblicamente esprimere:

1. Il tempio non produrrà danni ambientali, ma avrà emissioni estremamente più contenute anche dei limiti di legge consentiti; nell’interazione con Arpat e Legambiente, abbiamo aggiunto controlli ancora più serrati rispetto a quelli già previsti per legge.

2. Il tempio sarà paesaggisticamente inserito nel contesto del cimitero di Cambiano in modo non impattante. La struttura, adiacente al cimitero di Cambiano, NON AVRÀ camini, canne fumarie o torri di nessun genere. Non sarà nella maniera più assoluta paragonabile a un inceneritore, come si va dicendo per screditare il progetto e creare panico intorno a un argomento di per sé già molto delicato.

3. Le royalties del progetto saranno reinvestite su Cambiano, come concordato coi cittadini, per migliorare viabilità e altre questioni locali.

4. la possibilità di incidere nel processo decisionale c'è sempre stata, per voi e per chiunque altro. Prova ne sono non soltanto i numerosi incontri con voi tenuti, che ho ricordato in precedenza, ma anche il fatto che, su sollecitazione di vostri membri, e degli altri cittadini, il progetto è stato modificato più volte dal proponente per prendere in considerazione tali perplessità e richieste; è stato fatto ogni sforzo per rispondere a tali perplessità, aumentando al massimo le spese dedicate alla minimizzazione dell'impatto ambientale, al progetto estetico, agli interventi collaterali sulla viabilità, alla destinazione dei fondi, che da esso deriveranno, alla frazione di Cambiano in particolare. Questa possibilità ci sarà anche nel passaggio fra progetto definitivo e esecutivo che dovrà realizzare l’azienda vincitrice dell’appalto la cui gara è stata pubblicata.

Mi sembra piuttosto di rilevare che non è la possibilità di condividere, che ricercate, quanto una decisione da parte dell'amministrazione in senso contrario a quanto fatto finora, e a questo punto sono io a esporvi e precisare alcune cose.

- Vi esprimo, a titolo personale, il rammarico di non aver avuto il medesimo trattamento da parte vostra, in quanto iniziative da voi organizzate con personaggi che potessero sostenere soltanto la contrarietà all'impianto, non mi hanno mai coinvolto;

- accetto, sempre come espressione di democrazia, gli striscioni esposti da quanti sono contrari, ma ricordo che termini come “pattumiera” rivolti alla frazione di Cambiano, oltre a non essere assolutamente aderenti al vero, sono un’offesa per la frazione e per quanti, altrettanto legittimamente, sostengono il progetto. Non solo, ma rispetto a quanto si paventa da parte di alcune strutture turistiche dei dintorni, non ci sono casi che testimoniano che un tempio crematorio abbia mai danneggiato il turismo di un territorio (ci sono tempi in Valtellina fra le piste da sci, a Rimini accanto agli stabilimenti balneari, a pochi minuti da Villa Demidoff sulle colline fiorentine); credo siano invece fortemente lesive dell’immagine del territorio forme di protesta in cui si usano formule così esasperate.

- avrei preferito che le firme raccolte, che sono pur sempre una manifestazione di democrazia, fossero state raccolte spiegando ai cittadini sia per cosa si raccoglievano senza puntare a creare allarmismi e panico su un argomento delicato come questo, sia la reale portata del progetto, sia evitando alcune considerazioni a supporto che qualche conoscente di Cambiano mi ha personalmente esposto, relative a un mio personale guadagno (addirittura!!!) dalla realizzazione del tempio crematorio. Queste modalità non aiutano nessuno, tanto meno la causa a disposizione della quale sono messe.

Continuo a essere a vostra disposizione per ricevere vostre osservazioni, ma ricordo che quella decisione che voi chiedete di revocare è sempre stata presa secondo quanto prevede la legge, e secondo le procedure opportune, nonché dagli organi preposti (in primis, il Consiglio Comunale).

Posso solo confermare che gli impegni presi, con i cittadini di Cambiano, voi compresi, con i quali abbiamo interagito, verranno rispettati, e che né Cambiano, né Castelfiorentino, avranno alcuna particolare nocività da questa struttura, così come non ne hanno avuta i cittadini delle zone dove strutture analoghe sono state realizzate. Strutture che io ho visto e che invito chiunque ad andare a visionare per avere una idea concreta di ciò di cui parliamo.

Alessio Falorni, sindaco di Castelfiorentino

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