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Il Monastero della Marca ottiene 900mila euro per il restauro. A 'secco' le Fonti di San Martino

La chiesa di Santa Maria della Marca a Castelfiorentino sarà finalmente oggetto di lavori a inizio 2023. Lo annuncia il sindaco Alessio Falorni dopo un contatto con la nuova responsabile della Soprintendenza dei Beni Culturali a Firenze Antonella Ranaldi.

Il progetto era stato portato avanti in primo luogo nel 2016. La storia della chiesa affonda le radici nei secoli. "Secondo una tradizione ormai consolidata, le radici dell’insediamento risalgono addirittura alla visita che San Francesco fece a Castelfiorentino intorno al 1210. La Chiesa di Santa Chiara (come la conosciamo oggi) risale invece al XVII secolo ed è stata chiusa circa trent’anni fa per lasciare spazio alla Chiesa moderna che è stata edificata nei pressi del Monastero".

Nel 2018 sono stati ottenuti 400mila euro e tramite il Fondo Edifici di Culto si sommeranno altri 500mila per i lavori sul consolidamento strutturale. Si raggiungono quindi ben 900mila euro a disposizione per uno dei luoghi simbolo di Castelfiorentino, che ha ospitato tantissimi eventi culturali in questi anni grazie all'associazione Sveliamo la Marca, anche per tenere alta l'attenzione su un bene comune tanto bello quanto fragile.

Questo il progetto di recupero promosso ai temi: "Il nuovo progetto è articolato su due livelli: anzitutto il completo recupero funzionale della Chiesa di Santa Chiara, dalla quale sono emersi peraltro alcuni preziosi affreschi (uno di questi è già stato restaurato recentemente, nel 2015) che sarebbe importante riportare al loro antico splendore, unitamente al restauro delle decorazioni e ad altri elementi di pregio come ad esempio l’altare maggiore, la fonte battesimale, l’organo a canne. Inoltre la sistemazione dell’area esterna, ovvero la piazza che si trova all’interno del complesso monastico. Un intervento che risponde sia a necessità di tipo tecnico (evitare infiltrazioni e allagamenti della chiesa) sia alla possibilità di reinventare questo spazio per potervi ospitare eventi culturali all’aperto".

Un altro bene di Castelfiorentino invece non avrà i fondi sperati dal bando Bellezza stanziato dall'allora governo Renzi. Per le Fonti di San Martino mancano all'appello 100mila euro che non sono mai giunti alla Soprintendenza, "così come per altre opere supportate dal bando", spiega il primo cittadino.

La storia della Fonte è ancora più complicata dal punto di vista degli interventi di restauro. Nel 2008 vennero effettuati dei lavori sul lavatoio da un team di volontari italiani e americani coordinato dall’Associazione Eta Beta onlus e sotto la direzione del Comune di Castelfiorentino. In passato una ditta addetta al restauro aveva rischiato di provocare danni alla struttura a causa di un comportamento non corretto.

Nel 2017, dopo la partecipazione al bando Bellezza, arriva la notizia dell'aggiudicazione dei fondi. A quel bando partecipava anche il Monastero della Marca, ma fu preferita la Fonte per recuperare fontane e tabernacoli. Cinque anni dopo il nulla di fatto.

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