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Premio Fucini, vince Christian Raimo

È Christian Raimo il vincitore della decima edizione del Premio letterario Renato Fucini con il libro “La vita che verrà”, edito da minimun fax, anno 2021, selezionato tra le oltre 200 raccolte in gara. Quest’anno non è stato, invece, decretato il vincitore della sezione sonetti, poiché la giuria scientifica accademica non ha individuato nessuna poesia che potesse rappresentare il Premio in una pubblicazione con diffusione nazionale. Il sonetto più votato dalla giuria popolare è “La cicala e la formica” di Melania Guardino, con 1006 voti.

La cerimonia di premiazione, con la partecipazione di autori e case editrici, si terrà sabato 26 novembre, alle ore 16, a Monterotondo Marittimo, al teatro comunale del Ciliegio, nel corso di un evento aperto a tutta la cittadinanza.

Il Premio letterario Renato Fucini è promosso dal Comune di Monterotondo Marittimo, che ha dato i natali al poeta toscano, ed è realizzato con la collaborazione del Dipartimento di Filologia e Critica dell’Università di Siena e la partecipazione della pro loco di Monterotondo Marittimo. Questa particolare edizione celebra il centenario della morte di Fucini, avvenuta nel 1921 a Empoli. “Per Monterotondo Marittimo –commenta il sindaco Giacomo Termine – è un onore e un motivo di grande orgoglio contribuire alla diffusione della conoscenza di Renato Fucini, attraverso un concorso ormai affermato nel panorama nazionale, nato anni fa per valorizzare le due forme letterarie predilette dal poeta: il racconto e il sonetto”.

A decretare il vincitore una giuria composta da nomi importanti del mondo accademico e della critica letteraria italiana: Natascia Tonelli presidente di giuria, docente di Letteratura italiana all’Università degli Studi di Siena; Niccolò Scaffai, docente di Letteratura italiana contemporanea dell’Università degli Studi di Siena; Paolo di Paolo, scrittore; Giusi Marchetta, scrittrice; Simone Giusti, docente di Didattica della letteratura italiana all’Università degli Studi di Siena.

"Sono felice, molto felice, di questo premio.  – ha commentato Chistian Raimo - Per tante ragioni diverse: perché credo nella forma narrativa breve come strumento di condivisione della nostra profonda umanità; perché aver scritto un libro scelto tra duecento e passa è commovente ma mi fa anche dire: leggiamo gli altri, leggiamo i racconti; perché è importante dare valore alle case editrici che in Italia pubblicano e credono nei racconti, piccole e grandi, e minimum fax è sempre stata una di queste; e anche per piccole ragioni emotive - Monterotondo Marittimo e tutta la piana dei soffioni boraciferi è un posto che amo, e Renato Fucini è uno scrittore che ho letto fin da bimbo, andavo in una scuola intitolata a lui, e l'idea che si potessero scrivere racconti nella vita mi è venuta sicuramente anche da lì."

Altissimo il livello dei partecipanti alla sezione racconti. “Da sottolineare la qualità straordinaria delle raccolte arrivate al concorso – afferma Natascia Tonelli, docente di Letteratura italiana all’Università degli Studi di Siena e presidente della Giuria scientifica accademica che ha selezionato le opere - Grandi nomi, tanto che la giuria si è trovata a scegliere tra produzioni davvero eccezionali. Abbiamo optato per Chistian Raimo che ha partecipato al Premio con una scelta tra i suoi racconti degli ultimi venticinque anni, un’antologia personale di altissimo livello, che esprime la sua migliore produzione, caratterizzata da uno stretto legame con la contemporaneità e che testimonia la sua lunghissima fedeltà al genere racconto. Tra l’altro, il libro è edito da minimun fax, la casa editrice che da sempre è dedita a promuovere il racconto in Italia con grande successo. Chistian Raimo è un esperto di questo genere, essendosi occupato per anni della selezione di autori per la stessa casa editrice”.

“Possiamo definire la sua narrativa realista e radicalmente contemporanea.  – prosegue Natascia Tonelli - Spazia moltissimo in una grande varietà di ambienti, generi, personaggi e al tempo stesso ha nuclei problematici che vengono ripresentati di volta in volta, in modo estremamente complesso e ricco, a partire dalla rappresentazione del sé, fino ad una vera e propria ossessione per la verità e quindi, la difficoltà, ma la volontà, di rappresentare il limite tra il finzionale e il non finzionale. Chistian Raimo nei suoi racconti è molto interessato ai rapporti sociali e dà una rappresentazione del sesso quale chiave di accesso alla realtà dei rapporti tra persone, interpretando la letteratura anche come una pratica dissimulatoria. La giuria all’unanimità lo ha dichiarato vincente, tra autori tutti di altissimo livello. C’era davvero l’imbarazzo della scelta per i grandi nomi e grandi libri presentati, molti dei quali avranno sicuramente fortuna”.

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